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Pubblicato: 29 Novembre 2016
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"Circoscrizioni giudiziarie e nuova organizzazione dei Tribunali abruzzesi: paure e perplessità legate alla riforma decretata nel 2013, in ordine alla quale sono stati coinvolti i Presidi giudiziari di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, rimasti in regime di proroga fino al 2018, a causa delle condizioni logistiche generali dovute al sisma del 2009". È quanto si evince da una nota dell’ufficio stampa del Consiglio regionale d’Abruzzo. Il Tribunale non è soltanto il simbolo di una funzione dello Stato ma è condizione essenziale ai cittadini di essere una società.Il Consiglio della Regione Abruzzo ha adottato, nel tempo, tre motivate risoluzioni con le quali ha impegnato la Giunta ad interloquire con il Governo centrale al fine di elaborare un piano di ridefinizione complessiva della geografia giudiziaria regionale, a partire dalla riconsiderazione dei criteri oggettivi ed omogenei fissati dalla Legge delega 148 del 2011, ovvero: l’estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e del tasso d’impatto della criminalità organizzata. Dove la riforma è stata attuata sarebbe opportuno vedere se un risparmio effettivo c'è stato.