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Per Fabrizia Di Lorenzo, purtroppo, stamattina, la dolorosa conferma arrivata da Berlino.

La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai – sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano in una nota – c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l’immenso dolore”, conclude il responsabile della Farnesina.

A Sulmona alcuni parenti della famiglia Di Lorenzo, tra i pochi che non hanno ancora raggiunto Berlino, appena appresa la notizia della conferma arrivata dal Dna, hanno abbassato le saracinesche del loro bar davanti a palazzo dell’Annunziata. Invece la madre di Fabrizia, distrutta dalla tensione delle ultime ore e dall’angoscia, ieri ha accusato un malore ed è stata ricoverata in ospedale, a Berlino.

Numerosi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia della ragazza di Sulmona, tra tanti spicca quello del Presidente Mattarella. Purtroppo il terrorismo è dilagante e, se a monte non si filtra bene chi entra in Italia, sono misere le misure di sicurezza che vengono adottate e in ben poche città, anche con poli storico – artistici di risonanza. E' grave che un pluripregiudicato internazionale, già riconosciuto tale e in più episodi, sia in Italia che altrove, circoli alla guida di un mezzo pesante nel cuore di Berlino; è grave tutto il credito illimitato che si concede a tutti quelli che penetrano in paesi liberi: ogni straniero andrebbe vistato e controllato tutti i giorni. E' gravissimo che una persona messa ai ferri per reati gravi e in odor di terrorismo, esca dopo pochi anni e non sia poi verificata in ogni suo spostamento. Chi si avventurerà per città d'arte, in Italia, per questo Natale? Si pensa tanto a multe e contravvenzioni contro l'abusivismo, certo, cosa giusta: ma andrebbero intensificate anche quelle tanto decantate sinergie tra forze dell'ordine e tanti uomini armati dovrebbero disseminare quei punti nevralgici che attraggono più gente, principalmente nei giorni di festa. Oppure intendiamo attendere un'altra tragedia? Quante ancora?

(Sopra: un'immagine di Berlino.)