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Pubblicato: 01 Febbraio 2017
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Risultava invalida al 100 per cento E costretta su una sedia a rotelle, ma solo davanti alla commissione medico-legale. Perché in realtà, una donna di 44 anni, residente in un comune marsicano, sta benissimo ma percepiva una pensione di circa 800 euro. S.S. era stata vittima di un ictus cerebro-vascolare nel 2014 e ha sfruttato la patologia per simulare gravissime conseguenze e ottenerne così, dal novembre 2014, due assegni mensili di 279 e 512 euro, rispettivamente per invalidità civile e accompagnamento.
La donna, ufficialmente invalida in modo grave, non ha convinto i carabinieri della compagnia di Avezzano, che hanno indagato. Consapevole il medico di base Fabio Ranalli, 57 anni, ex consigliere comunale e medico a Pescina.La simulazione posta in essere veniva giudicata dal gip del Tribunale di Avezzano “umanamente offensiva per chi realmente soffre di gravi patologie e vede, spesso, negata e disattesa l’aspettativa ad una pubblica assistenza”. Il gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, ha accolto le richieste cautelari avanzate dal pubblico Ministero della Procura della Repubblica Maurizio Maria Cerrato e ad emettere per medico e falsa invalida, la misura degli arresti domiciliari.