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Pubblicato: 02 Febbraio 2017
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Una serie di elementi, tra i quali il rinvenimento di tronchi sradicati e infilati di testa negli accumuli di neve, confermerebbe la particolare potenza dello spostamento d’aria generato dalla valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano.
Lo riferiscono alcuni esperti che hanno partecipato ai primi sopralluoghi e alle operazioni di soccorso nei giorni successivi alla tragedia e stanno preparando memorie che non si esclude possano essere acquisite dall’inchiesta. Lo spostamento d’aria, generato dalla massa di neve in sospensione aerea, avrebbe viaggiato a una potenza superiore, forse perfino doppia, rispetto ai 100 chilometri orari dei quali si era inizialmente parlato, e l’impatto potrebbe avere contribuito in modo determinante anche allo spostamento della struttura alberghiera.