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Pubblicato: 03 Febbraio 2017
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Era stato arrestato perché trovato in possesso di 553 grammi di hashish e marijuana, tenuto agli arresti domiciliari per 12 giorni e condannato in primo grado. Ora la corte d’Appello dell’Aquila lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Parliamo di Luca Ranalli, 26 anni, di Pescina, finito nei guai nel 2012 dopo essere stato intercettato dai carabinieri e trovato in possesso di droga. Nella perquisizione gli fu contestato, insieme con altri due indagati che condividevano l’abitazione, il possesso di mezzo chilo di piante di canapa indiana. Il tribunale di Avezzano lo aveva scagionato dall’accusa del possesso della canapa indiana, ma non delle altre dosi di droga. In appello, Ranalli, si è rimesso alla decisione e la corte, presieduta dal giudice Aldo Manfredi, lo ha assolto. Ora potrebbe chiedere un risarcimento.