-
Pubblicato: 08 Maggio 2017
-
Visite: 464
“Questa volta rischia la vita una giovane madre che mercoledì scorso ha partorito il suo secondogenito e due giorni dopo ha avuto una gravissima ischemia – esordisce il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco – V. A., originaria della Valle Roveto, ha 32 anni è ricoverata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila in terapia intensiva.
All’ospedale di Avezzano – prosegue Bracco – non è presente la neurochirurgia e per la 32enne è stato necessario un disperato trasferimento all’Aquila. Uno dei punti dolenti della sanità marsicana è il fatto che ad Avezzano manchi il reparto di neurochirurgia.
Si tratta di un ospedale che copre un bacino di utenza di quasi 150mila persone e le storie come quella di questa giovane madre fanno insorgere i cittadini che hanno il diritto di pretendere un servizio efficiente che garantisca la sopravvivenza di chi ha necessità di essere operato d’urgenza. Ad Avezzano e all’Aquila lavorano medici bravi e competenti ma è impensabile che un’urgenza possa essere gestita su una distanza di circa 60 chilometri con un tempo di percorrenza che se tutto va bene sfiora i 45 minuti. Da luglio dello scorso anno, neurochirurgia non c’è. E il tempo è vitale. Sono stati previsti medici in turno ma non ci sono posti letto. Nonostante le continue rassicurazioni di Asl e politica locale, i cittadini sono consapevoli del fatto che il reparto non esista. E allora grazie per il "tempismo" di chi, ai vertici, rassicura i marsicani, grazie per la presa in giro che continua, in barba alla salute della gente.