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Pubblicato: 24 Luglio 2017
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Se c'è una cosa che non si deve fare "domani", oltre a raccogliere i rifiuti, è occuparsi del verde: non aspetta nessuno per seccarsi. Ne sono convinti gli avezzanesi, con una città capoluogo della Marsica che, a fronte della siccità di luglio, più che verde è diventata gialla.
Voci malevole parlano di innaffiamenti mancati e soffrono per questo biglietto da visita ingiallito. Il comune denominatore delle aiuole è il colore ‘giallo secco’ unito a un aspetto da savana dovuto all’altezza di erba e cespugli. Le aiuole dovrebbero essere un fiore all’occhiello di una città in crescita e invece guardate come sono ridotte, brutte e ingiallite.
Ovunque si guardi si osservano aiuole in pessimo stato e il ‘fenomeno’ non è circoscritto. Che si vada in passeggiata o in un quartiere a caso, il ritornello visivo, ad Avezzano, è sempre lo stesso: le aiuole sono abbandonate. D'accordo, c'è carenza idrica, ma oltre a non esser curate, esse contengono di tutto: bottiglie, sacchetti, pannolini... insomma sono piene di immondizie. Alle aiuole, si aggiungono le erbacce. In piazza Torlonia o alla base del muro che costeggia la ferrovia, nelle varie piazze, in periferia, le erbacce non danno tregua e la città è in uno stato pessimo.