piazzarisorgimento

All'assalto del centro di Avezzano (spoglio di negozi ma sempre preda di rumori d'ogni tipo, a tutte le ore e a tutte le stagioni), giovani e meno giovani che, all'approssimarsi delle festività natalizie (ma anche molto prima, visto che siamo a novembre), con materiale esplodente (i vari botti o petardi e raudi di fine anno), turbano, dalle 17,00 in poi, i residenti ma soprattutto i degenti della vicina clinica, che si affaccia quasi su piazza Risorgimento.

Ci si chiede: raudi e bombe esplodenti, saranno tutti legali? E poi, poiché a lanciarli e a farsi male sono spesso dei minorenni, i genitori quale ruolo hanno nell'impedire questo pericoloso divertimento che si traduce in un ripetuto fastidio per tutti? Un fastidio peraltro associato al rumore prodotto da auto e moto, ripetiamo, dal continuo rombare in questa zona.

Avezzano è una città che, da piazza Torlonia a piazza Risorgimento, anche a causa della presenza di stranieri che fanno dello spaccio di droga un modo di vita, si sta inselvatichendo, e ciò accade senza che le forze dell'ordine intervengano a sanare tali malesseri e pericoli. La problematica, protrattasi nel tempo, non nasce oggi, bensì concerne la città e i suoi residenti dalla giunta Floris in poi, passando per quella targata Di Pangrazio, fino all'attuale, che non è estranea a questa sorta di incuria.