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ELEZIONI POLITICHE: IN ABRUZZO SOLO 13 SEGGI IN PALIO ED È GUERRA NEI PARTITI

– Molti italiani con le tasche vuote e a causa dell’inflazione e del caro bollette, probabilmente rinunceranno alle vacanze, mentre nei partiti, anche in Abruzzo, già si assiste ad un ingorgo simile all’esodo agostano, per la conquista, o il mantenimento, di una poltrona in parlamento, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo, indette obtorto collo dopo l’addio di Mario Draghi, azzoppato dal M5S e poi abbattuto da Lega e Forza Italia. Una corsa scandita da trattative estenuanti, telefonate compulsive, riunioni e incontri segreti, ed anche da vigorose gomitate e infingardi sgambetti, in quanto a questo giro i posti a disposizione saranno davvero pochi, dopo la riforma che ha tagliato del 30% il numero dei parlamentari eletti che passeranno da 935 (630 deputati e 315 senatori) a 600, di cui 400 deputati e 200 senatori. In Abruzzo si passerà dagli attuali 21, di cui 14 alla Camera e 7 al Senato, ad appena 13, di cui 9 per gli inquilini di Montecitorio e 4 per quelli di palazzo Madama. Con conseguente terrore, da parte degli onorevoli di prima fascia, per non parlare dei peones, di perdere il ricco stipendio di 14.634 euro al mese per i senatori e di 13.971 euro per i deputati. Fatta salva però almeno la pensione maturata per gli onorevoli al 1o mandato allo scadere dei 4 anni, 6 mesi e 1 giorno dall’inizio della legislatura. La data segnata in rosso sul calendario è infatti il 24 settembre, esattamente un giorno prima delle elezioni politiche.