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CASTROVALVA: DUE MESI DI INDAGINI E IL NULLA

- Più che un’indagine è un’impresa, perché gli inquirenti, a due mesi dal ritrovamento del cadavere di Castrovalva, zona impervia dell'area di Sulmona, ora stanno tentando di trovare qualche indizio nel traffico telefonico registrato nella zona nel periodo nel quale si presume sia stato abbandonato il morto. Una valanga di utenze a giudicare dal periodo di riferimento, e in una fase della stagione, a luglio, nella quale la Valle del Sagittario è meta di migliaia di turisti. Cosa a dir poco complessa, visto che dopo 60 giorni, celebrati ieri, non si conosce ancora neanche l’identità della vittima, di quell’uomo, cioè, ritrovato il 30 luglio da due escursionisti in avanzato stato di decomposizione, nudo dentro a un sacco a pelo e con il viso divorato dagli animali selvatici.