-
Pubblicato: 29 Luglio 2023
-
Visite: 139
PESCARA: DROGA E CELLULARE IN CARCERE
- La procura di Pescara chiede il processo per un assistente capo della polizia penitenziaria, che prestava servizio nel carcere di San Donato,Paolo Aucone
(originario di Tollo), per rispondere di corruzione in relazione all’introduzione in carcere di un telefono cellulare e di stupefacenti destinati ad un
detenuto.La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche il detenuto che avrebbe beneficiato del cellulare e della droga, Samuele Rapisarda (originario di
Savona, ma residente a Pescara), sua sorella Maria Selene Rapisarda e Silvia Rozzi, pescarese residente a Montesilvano. Il cellulare destinato a Rapisarda
era stato consegnato all’assistente capo dalla sorella del detenuto la quale, in cambio, aveva effettuato due ricariche sulla carta Postepay dell’agente,
per un totale di 400 euro. C’è poi la questione della droga: 200 gr. di hashish e 20 gr. di cocaina che Aucone avrebbe ricevuto dalla Rozzi per recapitarli
al detenuto, in cambio di 2,5 gr. di cocaina.