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Pubblicato: 27 Novembre 2023
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OMICIDIO DI BARISCIANO: L'ACCUSA CHIEDE ERGASTOLO
- A poco più di un anno dalla condanna in primo grado a 15 anni di reclusione, a carico di Gianmarco Paolucci, si torna in Aula per l’omicidio
di Barisciano, avvenuto a fine novembre 2019, quando Paolo D’Amico è stato ritrovato assassinato all’interno della propria abitazione. Il 2
novembre 2022, la Corte d’Assise dell’Aquila, ha condannato Paolucci a 15 anni di reclusione, non riconoscendo le aggravanti e quindi
consentendo all’imputato di accedere ai benefici del rito abbreviato. Da qui la decisione della durata della pena, quantificata appunto in 15
anni e non nell’ergastolo, come richiesto dall’accusa rappresentata dal sostituto procuratore, la dottoressa Simonetta Ciccarelli.
A questo punto, però, da un lato la difesa, ritiene di poter dimostrare l’estraneità di Paolucci al delitto, dall’altro la Procura ritiene
invece che siano applicabili al caso le aggravanti, quelle della crudeltà e dei futili motivi, in modo tale da riformulare la condanna in
ergastolo. Così i magistrati della Corte d’Appello hanno convocato le parti, compresa quella civile, per la prima udienza, prevista per il 14
dicembre prossimo.