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Pubblicato: 06 Giugno 2024
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AVEZZANO: TRUFFATRICE DI PROFESSIONE
- A.O., una donna, 33enne avezzanese, e il complice, M.P.T., 24 anni, di Carmiano (Lecce), si fingevano impiegati delle poste, e dopo aver individuato
le vittime, per lo più anziane, al telefono usavano toni convincenti per derubarli. Fingevano di essere impiegati dell’ufficio postale e a una donna di
80 anni hanno detto che era stata depositata una somma di 1.500 euro, proveniente dall’Inps per pagamenti spettanti in relazione all’emergenza
sanitaria Covid ma, doveva recarsi nell’ufficio postale di Frosolone (Isernia), portando con sé la postepay, inserirla nel bancomat e digitare dei
codici. Ma essendo la carta senza fondi l’anziana era stata invitata a versare 1.000 euro per riscuotere l’assegno depositato negli uffici. La vittima,
per sua fortuna, non riuscendo nel versamento chiese all’impiegato come fare e, solo allora si scoprì la truffa organizzata dalla donna e dal suo
complice. Anche un altro anziano è stato raggirato con la stessa tecnica. Un’altra truffa di cui è rimasto vittima un anziano di una frazione di Avezzano
è quella del pacco postale: un fattorino ha suonato al campanello di casa dicendo che c’era un pacco da ritirare, ma andava pagato.