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L’AQUILA:IN OSPEDALE MANCANO FARMACI DI BASE E’ EMERGENZA ASSOLUTA

– Da tempo nella Asl più indebitata d’Abruzzo, quella dell’Aquila, si parla di carenza di medicinali e di personale. Se ne parla talmente tanto che
sembra essersi assuefatti all’allarme che si ripercuote in maniera inevitabile e molto grave sulla salute dei cittadini. Pesantemente sul banco degli
imputati tutti gli attori, meglio dire i pessimi interpreti, di un sistema che non funziona e che pare perfetto per non avere soluzioni, neanche
tampone, all’orizzonte: sia i vertici dell’azienda sanitaria, guidata da poco più di 3 anni dal manager Ferdinando Romano, che vede come direttore
sanitario Alfonso Mascitelli, ex consigliere regionale, e il direttore amministrativo, Stefano Di Rocco, sia i medici e gli operatori che, pur
essendo in prima linea non scendono in piazza e si ribellano per paura di farsi nemica la stessa governance che decide destini e carriere, sia la
politica, il centrodestra che governa la Regione che ha nominato il docente di epidemiologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, sia le
opposizioni di centrosinistra in Regione, incapaci di reagire, e sia i sindacati che molto timidamente hanno denunciato il fenomeno, ma con
l’intento di pulirsi la coscienza. Questa volta all’ospedale dell’Aquila è successo un fatto increscioso e quindi i responsabili appena menzionati
l’hanno fatta davvero grossa: da un po’ di giorni in alcuni reparti manca la soluzione fisiologica, un farmaco base che è determinante ad esempio
per idratare malati che sono costretti al letto e in condizioni difficili.