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L'AQUILA: 6 MEDICI INDAGATI

- Varca la porta del Pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila, per capire il perchè di quella improvvisa perdita di equilibrio che lo aveva fatto
cadere ma muore a causa di uno “choc settico irreversibile per disseminazione setticemica in fascite necrotizzante dell'arto superiore sinistro”,
dovuto a quanto pare da una infezione della cannula nel corso delle analisi del sangue. Recentemente il Gip del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi,
all’esito dell’udienza riguardante la richiesta di archiviazione del Pm Guido Cocco, sul presunto caso di malasanità, alla quale si sono opposti i
familiari della vittima, con un’ordinanza ha disposto l’imputazione coattiva per 6 medici in servizio nel reparto di Neurologia dell’ospedale,
accusati di omicidio colposo in concorso, ovvero di presunta «responsabilità colposa per la morte o lesioni personali in ambito sanitario».
Si tratta di D.C., T.R., L.E., R.T., P.S. e F.P. La vicenda ruota attorno alla morte di Calvino Meco di 74 anni di Filetto, il quale fin dall’inizio
aveva lamentato fastidi e poi dolori al braccio una volta inserita la cannula. Di qui l’insorgenza di una infezione che con il passare del tempo è
diventata sempre più importante e curata a quanto pare con una pomata. Problemi rimasti irrisolti che hanno trascinato l’anziano ma coriaceo e
grande sportivo alla morte.