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GRAN SASSO, TONNELLATE NAFTA RUSSA IN LABORATORI

– Nelle settimane in cui la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso è tornato prepotentemente alla ribalta, prosegue nei prestigiosi Laboratori di
fisica nucleare l’esperimento Lvd (Large volume detector), che utilizza 1.040 tonnellate di acqua ragia minerale, ovvero nafta pesante idrogenata,“altamente
infiammabile e potenzialmente inquinante, e che in base alle norme non potrebbe essere lì a poche decine di metri dall’acqua che bevono 700mila abruzzesi”.
Eppure la messa in sicurezza dell’acquifero è diventata una priorità proprio a seguito di una fuoriuscita di trimetilbenzene, utilizzato per l’esperimento
Borexino, dai laboratori del Gran Sasso nel 2002, per fortuna senza gravi conseguenze, ma che ha dato adito ad una inchiesta giudiziaria e a un processo.