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L’AQUILA:FALSE NOZZE PER EVITARE IL RIMPATRIO DEL CAPO DEI PUSHER

- Iniziano oggi gli interrogatori del gip delle persone arrestate nella maxi inchiesta contro lo spaccio di cocaina della Procura della Repubblica
dell’Aquila e della polizia che ha portato in carcere 26 persone. Probabile che da oggi e per prossimi giorni alcuni degli indagati decideranno di tacere
in attesa di conoscere tutte le carte dell’indagine da cui spuntano una serie di stratagemmi, anche curiosi, per eludere le investigazioni da parte degli
affiliati alla presunta gang accusata di rifornire di cocaina circa 700 consumatori tra i quali anche persone insospettabili. Uno dei modi per racimolare
soldi contestato a 4 indagati, è stato quello di qualificarsi come agenti di polizia, per farsi consegnare da uno spacciatore 400 euro. Qui si contesta
l’estorsione e la sostituzione di persona. Il fatto risale a un anno fa. Ma si è anche arrivati, per far ottenere il permesso di soggiorno a un clandestino,
Kujitim Raboshta, forse il principale indagato, tramite un matrimonio fittizio avvenuto due anni fa. Ma Raboshta avrebbe dovuto essere espulso.