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PESCARA: INCENDIO PER VENDETTA

- L’incendio alle case popolari di Fontanelle, a poche ore dallo sfratto di una famiglia risalente al 19 novembre scorso, è stato appiccato «con fredda premeditazione»: la decisione di mandare un segnale di vendetta è stata presa al tavolino di un bar pescarese. Una telecamera ha ripreso la scena: davanti a un aperitivo, Massimiliano Cerasoli avrebbe ordinato come rispondere a quello sgombero. Un’onta da lavare con una scia di fuoco, costi quel che costi, anche mettere a rischio la vita dei residenti. E il giorno successivo, intorno alle 5, è scoppiato un inferno di fuoco nella palazzina di 5 piani in via Caduti per Servizio 15. Quel rogo però' poteva provocare una strage di innocenti.