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L'AQUILA: MUORE DOPO 2 ANNI

- Si saprà a febbraio prossimo, se verrà condannato o meno per omicidio preterintenzionale l’uomo di nazionalità romena accusato di aver causato la morte di Massimo Zugaro, deceduto due anni dopo un violento pestaggio senza mai aver ripreso conoscenza. Zugaro, romano di nascita, ma da tempo residente a Filetto, era finito in coma nel 2020, in seguito alle botte del marito di una badante accusata di aver sottratto del denaro in casa della vittima dove svolgeva saltuariamente le pulizie. Il processo, alle ultime battute presso la Corte d’Assise dell’Aquila, ha visto la deposizione del medico legale indicato dalla Procura dell’Aquila, Cristian D’Ovidio che, nella sua perizia, ha riscontrato, “Il nesso di causalità tra il traumatismo della vittima e il decesso, senza la sopravvenienza di fattori concausali che interrompessero l’iniziale nesso di causalità”.