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Pubblicato: 14 Gennaio 2025
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L'AQUILA: SANITA' MALGESTITA
- Le corsie vuote costano all'Abruzzo 30 milioni di euro ogni anno. Tanto sono costretti a pagare gli ospedali per garantirsi le prestazioni di medici e infermieri gettonisti, professionisti che scelgono di restare fuori dal sistema sanitario nazionale affiliandosi a cooperative che sopperiscono alla carenza di personale nelle strutture pubbliche. Il lavoro avviene a chiamata, il pagamento è su base oraria e i compensi sono lauti: in appena una settimana, un gettonista può arrivare a guadagnare come un primario. L'Anac (Autorità anti corruzione) ha rilevato, dal 2019 al 2023, una spesa di oltre 153 milioni per quelli che molti chiamano professionisti della sanità “on demand”. Cifre corrisposte alle 30 cooperative attive in Italia che a loro volta forniscono medici, infermieri e altri dipendenti agli ospedali in deficit di personale. Una pratica che è diventata un business: un numero preciso dei medici gettonisti presenti in Italia manca, ma secondo le stime si aggirano intorno alle 10mila unità. Cinque anni fa erano poco più di 3mila. Nello stesso periodo, invece, circa 8.500 camici bianchi si sono dimessi dal sistema sanitario nazionale. Ed è proprio la fuga dal sistema pubblico ad aggravare il quadro della sanità: ogni anno in Abruzzo quasi 3.000 medici decidono di passare al privato o arruolarsi tra i gettonisti.