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Pubblicato: 13 Febbraio 2025
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PESCARA: RINVIO A GIUDIZIO
- C’è il collaboratore di giustizia al quale in barba al regime premiale viene aggravato il trattamento, eludendo il parere preventivo obbligatorio e le successive richieste di chiarimenti del magistrato di sorveglianza. C’è il detenuto ordinario che chiede, senza soddisfazione, di spostare al venerdì, unico giorno libero della moglie, il colloquio periodico. E così via elencando. Gli episodi contestati sono più di 20. Numero, ma soprattutto circostanze che rendono difficile pensare a un semplice problema di incomunicabilità tra uffici. È la conclusione alla quale è giunta la procura della Repubblica di Pescara con l’avviso di conclusioni indagini notificato alla direttrice del carcere di San Donato, A.R., 56 anni, originaria di Benevento. E 'l’accusa per la quale il Procuratore capo in persona, Giuseppe Bellelli, si appresta a chiedere il rinvio a giudizio è omissione di atti d’ufficio, per aver lasciato sistematicamente cadere le interlocuzioni richieste dal magistrato di sorveglianza.