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Centrotredici visite in diabetologia, all'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila, da cui arriva un severo monito per le donne: «un terzo delle esaminate è obeso e rischia di entrare, senza averne piena coscienza, nell’anticamera della malattia». A diffondere il dato è la Asl dell’Aquila, che sottolinea come «l’eccedenza ponderale o l’obesità, a seconda dell’entità di eccesso di chili, siano il ‘concime’ di cui si nutre il terreno del diabete di tipo 2, che è dovuto per lo più all’ eccesso di peso e che, associato a scarsità o assenza di movimento, può favorire l’insorgenza della patologia».

«L’inconsapevolezza del rischio – precisa la Asl – è stata riscontrata nel 30% delle donne visitate e a far aumentare la preoccupazione c’è un altro elemento: si tratta di donne che per la prima volta si sono rivolte a diabetologia per sottoporsi a controlli, approfittando delle visite offerte dagli ospedali italiani con maggior qualità nei servizi di prevenzione al femminile, tra i quali figura il San Salvatore, nell’ambito della manifestazione H-Open month, promossa da Onda (Osservatorio nazionale salute delle donne)»