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Quanto tempo occorre, per cambiare l'etichetta di un comune di gente avvezza alla pulizia a quella di un aggregato di persone maleducate e sporche? Solo tre mesi fa il Comune di Avezzano è stato premiato, a Roma, da “Legambiente”, nell'ambito del concorso “Comuni Ricicloni”, quale campione regionale di raccolta differenziata. Ma, a quanto pare, le cose sono cambiate. Ad evidenziarlo, lo sfogo dell'Assessore comunale all'Ambiente, Crescenzo Presutti, che, da amministratore preposto, dovrebbe invece tutelare e sottolineare le “virtù” dei suoi amministrati e, laddove si rivelasse, da parte di essi, una mancanza, dovrebbe aiutarli, razionalmente, ad uscirne, con piani, strategie, consigli, confronti, poche critiche e rimbrotti. E' vero che molti non rispettano le regole: parecchi residenti, irregolari, non hanno neppure ritirato i mastelli per una civile raccolta differenziata; parecchi altri gettano i materiali in disuso ingombranti nelle campagne (quando è gratuito il conferimento nel centro di raccolta). E' pur vero che, tantissimi avezzanesi, persone civili, compiono il proprio dovere con meticolosità. Insomma: siamo sporcaccioni o “Ricicloni”? Se lo chiede “Telesirio”, che, passando da un argomento all'altro, invita alcuni assessori comunali, in “odore di incompatibilità”, a riflettere sulla propria collocazione in giunta, senza perdersi in altri drammi o, come dicono i più giovani, evitando di “sclerare”.