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Pubblicato: 11 Novembre 2015
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Il Lazio non paga, il Cam riduce la fornitura del 50%
Regione Lazio incurante delle sollecitazioni di pagamento per la fornitura di acqua, il Cam, in credito di oltre 3milioni e 800mila euro, non avendo ottenuto risposte esaustive, tantomeno mandati di pagamenti dall’amministrazione Zingaretti, come preannunciato nelle scorse settimane, ha ridotto del 50% la portata del prezioso liquido verso i nove Comuni del cicolano: Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella salto e Camerata Nuovo.
La chiusura parziale della fornitura di acqua diventerà totale se la Regione Lazio non onorerà il debito accumulato nei confronti della società che gestisce il servizio idrico integrato nella Marsica: il tempo limite è fissato in 30 giorni. Il provvedimento adottato rientra nel percorso indicato dai sindaci soci del Cam che hanno affidato alla governance dal Consorzio Acquedottistico Marsicano la missione del risanamento dei conti in sofferenza, senza fare sconti a nessuno.
“Il Cam deve far fronte ai propri impegni nei confronti di fornitori e lavoratori e tutelare gli interessi dei Comuni soci”, afferma l’amministratore delegato, ingegner Giuseppe Venturini, “non può permettersi il lusso di fornire acqua alla Regione Lazio senza il corrispettivo economico, anche perché quel servizio ha un costo”. Per dare un segnale chiaro, quindi, l’Ad del Consorzio Acquedottistico Marsicano, che nei giorni scorsi ha comunicato ufficialmente la richiesta di pagamento del debito alla Regione Lazio con preannuncio di riduzione del flusso idrico -girata anche al Prefetto di L’Aquila e al Vice Prefetto di Rieti, ha fatto scattare il taglio della fornitura di acqua in sub-distribuzione verso i nove Comuni della Regione Lazio.
L’Ufficio stampa