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Pubblicato: 23 Novembre 2015
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CRISI DI LIQUIDITA’ ALLA TUA, FEBBO: “LO AVEVO DETTO UN ANNO FA”
(ACRA) – Pescara, 23 novembre – “Purtroppo l’allarme lanciato da tutte le sigle sindacali sulla situazione di Tua, la società unica di trasporto regionale, non fa altro che confermare i timori da me lanciati quasi un anno fa, all’annuncio della costituzione della nuova azienda”. Lo afferma il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo (Forza Italia). “All’epoca – continua Febbo – fui tacciato di catastrofismo da parte di alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra, ma la verità è che oggi si stanno verificando esattamente quelle situazioni che il centrodestra aveva previsto e che ci avevano spinto a rinviare l’entrata in vigore della legge sulla fusione di Arpa, Sangritana e Gtm, voluta e approvata da noi nel 2012”. Per l’esponente della minoranza c’è stata troppa fretta, da parte del Governo regionale, nell’arrivare alla costituzione di Tua. “Il problema della capacità finanziaria della nuova azienda era noto – aggiunge il Presidente della Commissione di Vigilanza – ed era chiaro che si sarebbe riflettuto sulla liquidità, con le ovvie conseguenze sul pagamento di stipendi e fornitori. Per questo il precedente Governo Chiodi aveva scelto di prendere tempo per valutare con attenzione altre ipotesi (come quella del Consorzio) e di tener conto della progressiva riduzione dei trasferimenti statali per il trasporto pubblico regionale. L’attuale maggioranza, invece, dal suo insediamento ha impresso alla fusione un’accelerazione inutile e ingiustificata, le cui conseguenze ora rischiano di essere pagate dai lavoratori. Un anno fa dissi che la situazione sarebbe esplosa alla vigilia della discussione sul bilancio regionale 2016 e così è stato. Ora il centrosinistra si prenda la responsabilità delle proprie azioni e non si presenti in Aula con la solita proposta di contributo straordinario all’azienda a spese degli abruzzesi, anche perché si tratterebbe solo dell’ennesima operazione ‘spot’, senza copertura finanziaria: nelle casse della Regione i soldi non ci sono più e qualunque iniziativa di questo tipo sarebbe solo una presa in giro”. (f.f.)