atri

Prefigurare un progetto cantierabile con un cronoprogramma puntuale che preveda una rivoluzione dell'asticella del tempo per l'utilizzo degli strumenti della diagnostica - anche in riferimento ad un bacino di utenza più ampio di quello naturalmente atriano - e la specializzazione in alcuni settori quali la radiodiagnostica, la medicina nucleare, l'urologia, la fibrosi cistica e l'oculistica, nel quadro delle sostenibilità della sanità abruzzese. E' la ricetta per il rilancio dell'ospedale di Atri, elaborata nel corso di una riunione svoltasi questa mattina nella sede della Regione a Pescara alla quale hanno partecipato il Presidente Luciano D'Alfonso, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, e il direttore del Dipartimento regionale per la salute, Angelo Muraglia.