-
Pubblicato: 30 Maggio 2016
-
Visite: 392
... Speriamo che qualcuno si ravveda, che tra tantissimi padroni civili, quelli (pure tanti!) che invece bersagliano le città con la loro inciviltà, crescano e si ficchino nella testa di pulire quei "ricordi" che nessuno vuole. E' tristissimo sentire, per caso, sul treno per Roma, persone che tra di loro parlano di Avezzano come della "Città delle Cacche di Cane" (vedi foto), una città che si aggrappa a mille settori per rivalutarsi, senza però partire "dal basso": è come vestirsi di tutto punto senza aver fatto prima una doverosa doccia e, agli avezzanesi che amano la propria città, sicuramente, questo andazzo, questa brutta nomina, fanno male. Paletta, guanti e sacchetto dovrebbero essere gli strumenti essenziali di una persona che ama, anzitutto, se non la città o gli altri, il proprio cane, che diventa, a causa del suo padrone, in alcuni casi, bersaglio di occhi malevoli... Si, perché (ed è sicuramente sbagliato), è con i cani che in parecchi se la prendono, arrivando per rappresaglia anche a gesti, nei confronti dei "quattrozampe", altrettanto incivili ed irreparabili. E poi, non si può amare tanto la propria casa da disinfettarla allo spasimo, non si può prodigarsi su se stessi con abluzioni e lavacri e rimanere noncuranti, indifferenti, verso vie che sono nostre, di tutti: è vile. Le autorità preposte in molte città si sono attivate con multe anche elevate, ma bisogna che un'azione energica (e sinergica) parta da noi. Eventualmente anche denunciando chi compie l'azione del "lascito gratuito" sulle strade.
O. S.