-
Pubblicato: 21 Giugno 2016
-
Visite: 388
"Le tracce del dna, che nel caso dei pantaloni sono peraltro compatibili solo al 50 per cento, non rappresentano neanche dei gravi indizi di colpevolezza".
Così l'avvocato difensore di Mirko Giancaterino, a margine dell'udienza che termina con la richiesta di rinvio a giudizio per il suo assistito, 37 anni, accusato di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà e di incendio doloso finalizzato all'occultamento delle tracce, per la morte dell'ex maresciallo dell'Aeronautica, Gabriele Giammarino, avvenuta il 13 settembre scorso.
La vittima venne picchiata e accoltellata, all'interno della sua abitazione in via Bernardo Castiglione a Penne, che poi fu data alle fiamme.