Cronaca

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La Santa Croce di Canistro va avanti con la sua attività. Lo conferma il proprietario Colella.

Camillo Colella, patron della Santa Croce Spa, il marchio di acqua minerale di rilievo nazionale, che imbottiglia nella sorgente di Canistro conferma che continuerà a regolarmente l’attività industriale e quindi darà seguito alle forniture rispettando, secondo gli accordi, gli impegni presi con i clienti.

Colella spiega che vuole rassicurare “i numerosi, preziosi, clienti con cui Santa Croce ha fidelizzato nel corso degli anni. Dopo la riconsegna da parte dell’azienda alla Regione Abruzzo delle sorgenti Sponga, a tre chilometri dallo stabilimento e 850 metri di quota, secondo l’ente regionale, con questo atto si sbloccherà la questione del bando per la nuova concessione."

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In Viale Amendola, a Chieti, nella parte antistante l'ingresso dell'Ufficio Territoriale del Governo e nello slargo poco distante, al fine di garantire una migliore fruibilità dei parcheggi, il comandante della polizia municipale, ordina l'istituzione delle seguenti aree di sosta a tempo in Viale Amendola, con validità di 30 minuti, dalle 9,00 alle 13,00 dei soli giorni feriali, negli stalli già esistenti di via Cascella, fino a via della Liberazione; nei posti auto dopo lo stallo di sosta riservato agli invalidi; poi, l'istituzione di alcuni stalli di sosta riservati a motocicli e ciclomotori in Viale Amendola, nello slargo dove e situata la gradinata che conduce in Via della Liberazione.

tribunale

E’ stato condannato a nove mesi di reclusione per truffa nei confronti di un cliente. Si tratta dell’avvocato G. P., di Avezzano, sotto accusa per una vicenda avvenuta circa tre anni fa. Secondo l’ipotesi accusatoria, il cliente aveva nominato, per un contenzioso, l’avvocato marsicano, ma dopo alcuni mesi si era reso conto che le cose non andavano avanti al Tribunale nonostante avesse pagato regolari parcelle. E così ha chiesto all’avvocato di restituire tutta la documentazione perché non era soddisfatto dell'iter. Nonostante avesse tentato in tutti i modi di avere un incontro con il legale, sembra che lo stesso avesse tergiversato a lungo, giustificandosi con continui impegni di lavoro e, che dopo ripetute pressioni il cliente, avesse ottenuto l’incontro allo studio per la restituzione di tutta la documentazione, chiedendo però in cambio del denaro. Alla fine il giudice del tribunale di Avezzano lo ha condannato a nove mesi di reclusione e a una multa.