Cronaca

caminetto

Una consuetudine che appartiene ai mesi più freddi, ma che anche d'estate, nella Marsica, può essere contemplata, è quella dell'accensione dei camini che, principalmente nei piccoli paesi che disseminano le campagne marsicane, cominciano ad "entrare in funzione" in questo periodo, quando di sera, umidità e clima rigido, nell'entrterra marsicano, si avvertono di più. L'attrazione del focolare è forte, ma attenzione: prima di concederci il calore del caminetto, assicuriamoci che non vi siano pericoli in agguato. Infatti, innanzitutto la canna fumaria va fatta pulire da un operatore esperto, altrimenti, i residui dell'anno precedente potrebbero dare luogo ad incendi, anche di grandi proporzioni, danneggiando noi stessi e coinvolgendo altre abitazioni. Fate attenzione prima di prendere in considerazione l'uso del camino: che l canna fumaria sia ben pulita.

finanza 02 controlli fiscali 3m13s rep 04

AVEZZANO – OPERAZIONE “BLACK GOLD” – COMMERCIO DI TARTUFI –EVASE IMPOSTE PER QUASI TRE MILIONI DI EURO.

SCOPERTO UN GIRO DI PAGAMENTI IN CONTANTI NON DOCUMENTATO SUPERIORE AI DUE MILIONI E MEZZO DI EURO.

La Guardia di Finanza di Avezzano ha concluso specifici ed approfonditi controlli “a tappeto” nel settore dedito alla commercializzazione dei tartufi, scoprendo un sofisticato meccanismo evasivo delle Imposte sui redditi (circa 1,6 milioni di €) e dell’I.V.A. (importi superiori a 1,3 milioni di €).

Gli imprenditori - che acquistano tartufi dai raccoglitori dilettanti od occasionali - sono tenuti, in base alla normativa fiscale vigente, ad “autofatturarsi” gli acquisti.

Dunque la fattura - anziché dal raccoglitore - è emessa dall’impresa stessa che acquista i tartufi.

I raccoglitori, dal canto loro, hanno l’obbligo di rilasciare una ricevuta contenente le proprie generalità e quelle dell’impresa, riportando nella dichiarazione dei redditi gli importi ricevuti.

Nonostante ciò, le società verificate:

  • non hanno rivelato i nomi dei cavatori occasionali, motivando questa scelta con l’esigenza di conservare il loro anonimato ed evitare che gli stessi “passino alla concorrenza”;

  • non hanno esibito alcuna documentazione attestante l’effettiva cessione del pregiatissimo “oro nero” (da qui il nome dell’operazione di servizio).

E’ stato altresì rilevato che, per i pagamenti del rinomato prodotto, venivano sborsate ingenti somme di denaro contante, violando sistematicamente la normativa antiriciclaggio, che prescrive l’obbligo della “tracciabilità” delle movimentazioni quando oltrepassano determinate soglie.

Sono stati infatti riscontrati trasferimenti di denaro contante superiori ai 2 milioni e mezzo di euro e, contestualmente, ai responsabili delle avvenute transazioni sono state comminate sanzioni superiori agli 80.000 €.

Sono in corso controlli volti ad individuare ulteriori raccoglitori occasionali di tartufi che operano nel comprensorio marsicano in spregio alle disposizioni legislative che impongono la documentazione della cessione del prodotto.

Prosegue senza soluzione di continuità l’attività delle Fiamme Gialle abruzzesi a contrasto dell’evasione e dell’illegalità economica, a tutela delle imprese, dei professionisti e dei cittadini onesti che operano nella piena e completa osservanza della legge.

Comando Provinciale Guardia di Finanza                           Telefono 0862/34961-0862/3496854

Via Raffaele Paolucci, 67100 L’Aquila                                                           Fax 08623496855

pescara ospedale 110812 rep 01

Primario rimosso a Pescara: per Polidoro ricorso in Appello, ad annunciarlo il suo legale in relazione alla sentenza del tribunale.

Siamo abituati a rispettare le decisioni dei giudici, ma ricorreremo in appello, in quanto riteniamo che il tribunale di Pescara abbia commesso un errore, dal momento che il mio assistito, a differenza di quanto sostenuto nella sentenza, ha ottenuto il posto contestato dopo essersi sottoposto ad una selezione”.

Così l'avvocato difensore del primario del reparto di Medicina legale all’ospedale di Pescara, Ildo Polidoro, commenta la sentenza del tribunale di Pescara che dispone l’annullamento del contratto del suo assistito e ordina alla Asl di indire un’apposita selezione per l’assegnazione dell’incarico attualmente ricoperto da Polidoro.