Cronaca

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Non sono affatto convinti che il piano di abbattimento annunciato sia davvero necessario: gli ambientalisti contro i tagli degli alberi disposti dal Comune di Pescara.

Su quella che chiamano la strage degli alberi oggi le associazioni H2O, Wwf, Italia Nostra, Conalpa, Miladonnambiente, Fai e Legambiente hanno convocato una conferenza stampa all'aperto, in via Vespucci. Nell’incontro sono stati forniti tutti i particolari confutabili – date e luoghi e metodo – individuati dalle associazioni ambientaliste. Le critiche riguardano la tempistica, definita dal Comune di somma urgenza, ma che in realtà vede la pratica aperta da un anno, le tipologie e i criteri di valutazione dello stato degli alberi, limitati ad un esame puramente visivo.

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Sisma: Area del cratere in Abruzzo da definire, come precisa l’Ufficio Stampa della Regione in merito alle notizie diffuse sugli organi di stampa a seguito del vertice di ieri a Palazzo Chigi.

In particolare, riguardo all’area del cratere, si é parlato di soli cinque comuni inseriti nell’elenco, in realtà i cinque Comuni abruzzesi indicati nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri approvato giovedì scorso (Montereale, Capitignano, Campotosto, Valle Castellana e Rocca Santa Maria) hanno ottenuto per ora soltanto il differimento del pagamento dei tributi. La Regione Abruzzo – chiude la nota – è impegnata serratamente su questo fronte – come avvenuto anche ieri a Palazzo Chigi – utilizzando tutta l’esperienza acquisita.

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Il WWF Abruzzo Montano apprende con stupore che l’Amministrazione Comunale di Collelongo definisce il proprio interessamento sulle possibili interferenze alle falde acquifere e al suolo dei fanghi conferiti all'ex Cava “Le Grottelle”, come allarmismo gratuito.

Però il WWF ribadisce che sono passati 9 mesi dal sopralluogo effettuato il 26.11.2015 dall’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (ARTA) dell’Abruzzo, e le analisi eseguite sui campioni di fanghi di industria cartaria conferiti all’impianto di Collelongo hanno restituito concentrazioni di idrocarburi pesanti ampiamente superiori al limite consentito, come prescritto. Anche l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT), in un’ispezione ambientale programmata sull’industria Toscana producente i fanghi conferiti all’ex Cava Le Grottelle di Collelongo, ha dichiarato la non conformità di questi fanghi per attività di recupero.