Cronaca

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Atto di vandalismo, forse nel tentativo di rovinare la gioia per il  risultato elettorale, 834 preferenze, di Giorgio di Clemente

834  preferenze. Un record non solo per San Giovanni Teatino alle ultime  amministrative. Un premio per Giorgio Di Clemente, vicesindaco uscente, ma  soprattutto il riconoscimento per 5  anni di costante presenza sul territorio, rapporto e confronto con i cittadini e  tante opere condivise e utili al territorio.

Sandokan ha  mantenuto anche una sua promessa e dal giorno dopo le elezione ha tagliato la  sua famosa barba, da "Tigre della Malesia" appunto.

Purtroppo  "gli invidiosi e poveri di spirito, per non dire imbecilli, sono parte di questo  mondo e non hanno mancato di lasciare il loro segno, è il caso di dirlo,  vigliacco". Lamenta più deluso che arrabbiato Di Clemente.

La scorsa  mattina, infatti, salendo in macchina   ha trovato una sgradita sorpresa: la sua Cruz Chevrolet nera era stata  danneggiata da vandali nel corsa della notte. Qualcuno con qualcosa di  appuntito, forse un chiodo o un cacciavite, ha rigato le due fiancate il cofano  della vettura .

"Non ho  sospetti e no riesco a capire che possa essere stato - ha dichiarato Di Clemente  - voglio proprio sperare che non si tratti di una vendetta o di invidia per il  mio strepitoso risultato elettorale. Sarebbe una atto ingiustificabile, una  vigliaccata, che no riesco a comprendere per nessuna ragione". Già nel  pomeriggio di ieri Di Clemente si è recato presso la locale stazione dei  carabinieri di San Giovanni Teatino per segnalare l'increscioso episodio. Il  comandante Luigi Sicignano ha assicurato il massimo impegno per individuare il  responsabile o i responsabili dell'atto vandalico.

atessa

Sono circa 1300 le firme raccolte dal comitato “Atessa agli atessani” che si è mobilitato contro l’istituzione di un centro di accoglienza in città. “C’è timore tra la cittadinanza di una invasione di immigrati, la maggior parte dei quali non è in fuga dalla guerra”, ribadiscono nel comitato di cui è portavoce Andrea Marcolongo. Ma per molti altri cittadini questa campagna “populista e xenofoba” è insensata e nasconde altri fini. Intanto il Pd ha chiesto al Sindaco Nicola Cicchitti di coinvolgere tutti i primi cittadini del territorio per studiare una equa distribuzione dei profughi su tutto il circondario e proporla al Prefetto.

bomba

Emilio Teti si trova ancora in carcere dopo l’arresto avvenuto il 25 ottobre, il giorno dopo che la nonna Eliane Grimount, originaria della Francia, era stata ricoverata in stato di pre-coma all’Ospedale di Lanciano. Da quel che è emerso, il nipote non sopportava più di accudire la nonna di 95 anni e l’ha picchiata più volte su tutto il corpo. Per lui l’accusa è di omicidio volontario. Teti in passato sarebbe stato seguito da assistenti sociali. La perizia ha stabilito in particolare che le violente percosse inferte sull’anziana le abbiano causato la compressione toracica procurandole l’arresto cardiaco, conseguenza di una forte attivazione della pressione arteriosa con scompenso finale. Emilio Teti, 41 anni, già in passato avrebbe usato metodi violenti contro la nonna.