Cronaca

municipioavezzano

Distrutto il defibrillatore semiautomatico installato pochi mesi fa davanti alla scuola elementare di San Pelino, frazione di Avezzano. L’apparecchio, donato dal comune nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sul tema della prevenzione cardiaca, è stato danneggiato e divelto dal muro nella tarda serata di ieri da vandali. Da una prima verifica sembrerebbe che non sia stato compromesso del tutto il suo funzionamento ma sarà necessario l’intervento del comune per il ripristino dell’apparecchio. Inoltre, è il primo defibrillatore, tra quelli installati dal comune in vari punti della città, ad essere oggetto di atti vandalici. Indignati gli abitanti del paese. L’episodio è stato denunciato alla polizia locale che procederà ad individuare i responsabili dell'ignobile gesto.

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Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, nel rispondere alla mia interpellanza sulla situazione carceraria abruzzese, ha annunciato l’esecuzione del nuovo padiglione per 200 posti nel Carcere di Sulmona, con un investimento di 16 milioni di euro circa”. Lo rende noto Gianni Melilla (nella foto), deputato Sel/SI, che aggiunge: “Negli istituti penitenziari abruzzesi la popolazione carceraria è di 1694 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 1587 posti detentivi. Il Ministero ha elaborato un Piano di azione nazionale per la prevenzione dei suicidi in carcere. Nel solo carcere di Sulmona negli ultimi 10 anni vi sono stati 13 suicidi”.

carmine fasciani

10 condanne e 8 assoluzioni: così si chiude il processo d’appello che vedeva alla sbarra diciotto persone, tra cui diversi componenti della famiglia Fasciani, originaria di Capistrello, accusati di aver dominato attività illecite a Ostia. La pena più alta, 10 anni rispetto ai 28 anni del primo grado, è toccata al boss Carmine Fasciani (nella foto), mentre è di 6 anni e 6 mesi di reclusione la condanna inflitta alla moglie Silvia Bartoli, alla quale il tribunale, il 30 gennaio del 2015, aveva dato 16 anni e 9 mesi. Il boss Carmine Fasciani e la moglie Silvia Bartoli secondo l’accusa erano i vertici di un gruppo criminale. Cade l'accusa di associazione di stampo mafioso.