Cronaca

tocco casauria

Torniamo a casa con qualche elemento di chiarezza in più e con l’impegno, da parte della proprietà aziendale a rincontraci a giugno per dare seguito, agli impegni presi con i lavoratori, con un programma di reinserimento concreto. L’importante ora e’ continuare a seguire passo passo e con attenzione tutta questa vicenda, ma con l’auspicio che si giunga ad un epilogo positivo”. Cosi’ il sindaco di Tocco da Casauria, Luciano Lattanzio, ha sintetizzato l’esito della riunione convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per discutere della crisi occupazionale del sito produttivo ex Cir di Tocco da Casauria. All’incontro ha preso parte la Regione Abruzzo con il vicepresidente Giovanni Lolli.

chieti città 010613 rep 04

Chiudere lo stabilimento Thales di Chieti è un’azione da miopi: è un colpo mortale all’economia teatina e regionale. Inoltre, un’ipotetica delocalizzazione verso l’estremo Oriente, in un futuro non troppo lontano e nemmeno difficile da immaginare, può essere un’azione letale per la nostra sicurezza nazionale”. E’ il parere di Stefano De Angelis, esperto di antiterrorismo, che ieri ha incontrato i lavoratori e i vertici della fabbrica in fase di smantellamento. I dipendenti della Thales hanno chiesto al sociologo teatino di appoggiare la loro vertenza e di farsi portavoce verso le autorità cittadine, regionali e nazionali.

acerbo maurizio 01Pescara: indecoroso sgombero interinali Attiva

 
Il sindaco di Pescara invita i lavoratori interinali di Attiva a sgomberare il presidio davanti al Municipio per restituire "decoro" alla piazza in vista della visita dell'ambasciatore americano del prossimo 6 aprile.
 
Credo che dia davvero la misura della distanza dalla cultura e dalle tradizioni della sinistra che questa amministrazione PD si esprima in questi termini nei confronti di decine di lavoratori che con le loro famiglie sono in lotta per il lavoro.
 
Indecorosa semmai è una politica che produce disoccupazione e crescente precarizzazione del lavoro non certo la presenza di un presidio sulla pubblica piazza come ce ne sono migliaia - purtroppo! - in Italia in questo momento.
 
Indecorose sono le dichiarazioni del sindaco non certo le proteste civili e democratiche di persone legittimamente preoccupate per il proprio futuro.
 
Persino davanti alla Casa Bianca ci sono persone accampate per proteste di ogni genere, Non si capisce perché se ne debbano andare i lavoratori e spero che respingano le intimidazioni dell'amministrazione comunale.
 
 
Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista