E' più di una volta che alcuni telespettatori lamentano l'arbitraria chiusura anticipata del CUP, importante servizio di prenotazione dell'ospedale di Avezzano che, anziché chiudere gli sportelli alle 13,00 (come anche segnalato con apposito cartello sul posto), abbassa le serrande intorno all'una meno un quarto. Il fenomeno si ripete sovente, visto che anche noi di Telesirio abbiamo fatto una verifica e ciò corrisponde a verità. Ma come mai una struttura pubblica non assicura un servizio di tale importanza, che riguarda la salute, per il quale siamo tassati, fino all'orario preposto? Chi ha orari di lavoro non compatibili, e conta sulla chiusura delle 13,00, deve rinunciare al servizio, peraltro dovuto, come tutto ciò che è pubblico? Questa decisione della chiusura anticipata, chi la prende e in base a che cosa? Le "alte sfere" in seno alla ASL, lo sanno?

Chiama l’ambulanza per un malore intestinale improvviso, ma questa impiega un’ora e mezza di tempo per arrivare a destinazione. Disagi e ancora disagi connessi al depauperamento del presidio ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo. Ieri, l’emergenza ha sfiorato il caos. Il Comitato Pro Ospedale, capeggiato da Rita Tabacco, afferma: «La sanità non può permettersi questi default in Abruzzo».

Per arrivare dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Avezzano alla città di Tagliacozzo, luogo del soccorso, l’ambulanza ha impiegato circa un’ora e mezza di tempo. Vittima del disservizio, proprio il sindaco del ridente centro marsicano.