Cronaca

luco dei marsi comune e carabinieri rep 10

Arrivati da poche ore in Italia dal Marocco provocano una rissa e un accoltellamento. Si ratta di tre stranieri ricoverati in ospedale dopo una lite avvenuta a tarda notte, a Luco dei Marsi, sfociata in un triplice accoltellamento. Si tratta di tre nordafricana soccorsi dagli operatori del 118 a causa delle ferite riportate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che stanno svolgendo indagini mentre i tre magrebini, dopo essere stati dimessi dall’ospedale di Avezzano, sono stati trasportati in questura per le procedure di rimpatrio. Domenico Palma, sindaco di Luco, ha ribadito che “se proprio si vuol parlare di una emergenza bisogna dire che riguarda la clandestinità, fenomeno che non interessa solo Luco”.

luco dei marsi piazza

Domenica 8 maggio, dalle 8 alle 13, la sezione Avis di Luco dei Marsi sarà presente, in Piazza Umberto I, con l’autoemoteca per effettuare donazioni di sangue. Ci saranno un dottore e un infermiere per valutare lo stato del donatore ed effettuare, inoltre, misurazioni di pressione e glicemia.

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Zingaretti moroso, il Cam chiude l'acqua al “Cicolano”

         Anno nuovo, abitudini vecchie per la Regione Lazio che continua a non pagare l'acqua in arrivo dall'Abruzzo, costringendo il Cam a richiudere i rubinetti ai 9 Comuni del Basso Reatino: Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella salto e Camerata Nuova. L'ultimatum inviato dalla società abruzzese all'amministrazione Zingaretti (girato anche ai Prefetti dell’Aquila  e Rieti) fissa al 20 di aprile il tempo massimo per pagare almeno le ultime due rate (ottobre-dicembre 2015/gennaio-marzo 2016) per complessivi 600mila euro: il debito globale della Regione Lazio ammonta a circa 2milioni di euro.      Senza riscontri concreti, e cioè  il bonifico dell'amministrazione Zingaretti, la governance del Cam (Presidente, Paola Attili; Amministratore delegato, Giuseppe Venturini; Consigliere di gestione, Armando Floris), impegnata a 360° nella caccia ai morosi, ridurrà la fornitura idrica del 50% ai 9 Comuni del Cicolano.      “Stavolta non basteranno chiacchiere, né impegni verbali degli amministratori laziali”, avverte l'Ad, Giuseppe Venturini, seppur addolorato per le conseguenze che ricadranno sui cittadini, “il ritorno alla fornitura normale avverrà solo con l'arrivo dei soldi nelle casse del Cam. La politica aziendale della società di gestione, sia per un elementare principio di equità, che per la concreta necessità di pagare gli stipendi dei 132 lavoratori e dei nostri fornitori, in particolare quelli dell'energia elettrica, non contempla sconti per nessuno, tantomeno per un Ente importante come la Regione Lazio”.       La nuova governance del Consorzio Acquedottistico Marsicano, infatti, ha ormai imboccato una strada obbligata, quella di far pagare l'acqua a tutti in base al consumo reale, con un occhio di riguardo per le famiglie meno abbienti, ma senza più sconti per nessuno: scelta obbligata per salvare la società ridotta a mal partito dal vecchio “modus operandi” della politica.