Cronaca

alessandrini marco rep 250614 02Comunicato Armando Foschi – Pescara Mi piace – su chiusure al traffico e ‘bollino blu’

La giunta Alessandrini chiude la città al traffico dei veicoli ‘vecchi’ e viola l’ordinanza istitutiva del ‘bollino blu’ tuttora in vigore: illegittimi i controlli, nulle tutte le multe eventualmente comminate negli ultimi due giorni. Tutti i veicoli, infatti, che hanno superato presso le officine autorizzate l’esame dei gas di scarico, ottenendo il bollino blu e sostenendo anche la spesa di 10 o 15 euro, hanno il diritto di transitare su tutta la città, indipendentemente dall’anno di immatricolazione del veicolo, e ancor più in quelle strade, come via D’Avalos o via Benedetto Croce, nelle quali è la stessa segnaletica in vigore a confermarlo”. A dirlo è Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ intervenendo sulle ultime disposizioni di limitazione della mobilità urbana decise dal sindaco Alessandrini.

L’ordinanza emanata la scorsa settimana rappresenta l’ennesimo pasticcio inanellato dal sindaco Alessandrini e dall’assessore al traffico Del Vecchio che, evidentemente, non conoscono neanche le disposizioni in vigore nella città che dicono di amministrare – ha ricordato Foschi -. Nel novembre 2001, quando io stesso ero assessore alla mobilità, per arginare il problema dell’inquinamento atmosferico, abbiamo imposto l’esame del bollino blu, ovvero per impedire la circolazione ai veicoli più vecchi e, quindi, inquinanti, abbiamo disposto che ogni mezzo dovesse essere dotato del bollino blu, ottenuto dopo l’esame dei gas di scarico presso le officine abilitate, esame che si deve fare ogni anno in sede di revisione del veicolo o indipendentemente dalla revisione, sostenendo una spesa che oggi è di circa 10 o 15 euro. Ricordo le contestazioni del Pd all’epoca, contrario a una misura ritenuta ‘esagerata’ e addirittura penalizzante per le tasche dei cittadini, quasi volessimo fare un favore ai meccanici che sicuramente si sarebbero arricchiti incassando i soldi derivanti dall’esame delle marmitte e degli scarichi. Ovviamente così non è stato, ma, al contrario, quella misura si è rivelata tanto efficace da rimanere in vigore sino ai giorni nostri, dove ci sono intere aree del centro e di Porta Nuova dove, come indica anche la segnaletica verticale, in alcune fasce orarie possono circolare solo i mezzi dotati del bollino blu, che è l’unico discrimine legittimo che può disciplinare il transito o meno di un veicolo. Ovvero: oggi non è possibile scegliere chi far passare o meno in città sulla base dell’anno di immatricolazione di un mezzo, perché un’auto può anche essere stata acquistata vent’anni fa, ma se è in buono stato di manutenzione e se ha gli scarichi in regola con la normativa, come certificato dal rilascio del bollino, quel mezzo ha il diritto di transitare. Evidentemente non lo sa però la giunta Alessandrini che ha firmato un’ordinanza in piena contraddizione con le disposizioni in vigore, e persino con la segnaletica fissa, un errore da ‘apprendista’ della politica che però rende automaticamente illegittimi i controlli in corso da parte della Polizia municipale e soprattutto rende nulle le sanzioni eventualmente comminate a coloro che, in possesso di un’auto di vecchia immatricolazione ma dotata di bollino blu, fossero fermati in una strada oggi ipoteticamente vietata. Dunque un errore macroscopico che costerà caro alle casse cittadine e che soprattutto non modificherà in alcun modo l’emergenza smog in atto a Pescara”.

Vi inviamo cordiali saluti

Pescara, 15/12/2015

Armando Foschi

chieti cons comunale 310513 rep 03Piena vicinanza e solidarietà alla signora Giuseppa Posata, madre del giovane M.M. affetto da distrofia muscolare il cui caso è seguito dall’assistente sociale del Comune di Chieti, Nella Fasoli. Lo afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo, che questa mattina si è personalmente interessata per verificare l’iter del finanziamento regionale di cui M.M. gode nell’ambito del progetto “Vita Indipendente”.

«L’11 dicembre 2015ha detto l’Assessore De Matteo - è stata approvata dall’Ufficio Ragioneria la determina di impegno di spesa imputata al capitolo 17840/3, istituito a seguito dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2015. I soldi, pertanto, ci sono ed è in corso l’ordinanza di liquidazione della somma spettante che la Ragioneria del Comune di Chieti provvederà sollecitamente ad accreditare alla signora Posata per conto di suo figlio. Quest’ultimo, infatti, gode di un finanziamento regionale nell’ambito del progetto di “Vita Indipendente” essendo risultato secondo in graduatoria e primo nella città di Chieti.

Quanto alla vicenda degli Istituti Riuniti San Giovanni Battista, i cui dipendenti lamentano il ritardo nel pagamento degli importi spettanti da parte del Comune, la somma di 24.816,00 euro è già nelle casse degli Istituti Riuniti da venerdì 11 dicembre. Il ritardo, come ben sanno i dirigenti e i funzionari della struttura, è da imputare alle errate fatturazioni che gli Istituti Riuniti hanno inviato al Comune e delle quali è stato necessario richiedere le note credito, nonché alle procedure di pignoramento presso terzi (in questo caso il Comune di Chieti) per somme che gli Istituti Riuniti avrebbero dovuto pagare a privati.»

capistrello municipio 110712 rep 01

I carabinieri della stazione di Capistrello hanno arrestato questa mattina, F.L, 53enne geometra del posto per il reato di atti persecutori (cd stalking). Si tratta della stessa persona che già a marzo era stata denunciata dai militari per i reati: atti persecutori, molestie, ingiuria, falso materiale e contraffazione di sigilli.  Per diversi mesi, l’uomo ha terrorizzato i suoi compaesani, facendo credere loro che erano stati convocati dal ministero dell’Interno o da quello di Giustizia e in alcuni casi dal Cam o da altri Enti.  Ha scritto poi a delle donne del posto, offendendole con volgarità di ogni genere con chiari e volgari riferimenti sessuali. Le indagini sono scattate dopo la denuncia di alcune delle persone raggiunte dalle lettere.
Nei confronti del 53enne è arrivata ora anche una perizia calligrafica. Quando a marzo i carabinieri si sono presentati nella casa del capistrellano per perquisirla, hanno trovato fogli di carta intestata, sigilli, timbri falsati e alcune lettere. Tutto il materiale era stato sequestrato insieme a una agenda.
Ad agosto, dopo un’attenta indagine, l’uomo è stato raggiunto da un primo provvedimento restrittivo, che consisteva nel divieto di avvicinamento alla donna alla quale da più di dieci anni mandava lettere oscene.
Il provvedimento non è però bastato a scoraggiarlo. Su disposizione del gip del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, si trova ora ai domiciliari.