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Pubblicato: 24 Giugno 2024
PESCARA:16ENNE UCCISO NEL PARCO
- Sono stati presi i presunti responsabili del delitto del 15enne di origini straniere ritrovato senza vita ieri sera, tra le sterpaglie, nel parco Baden Powell,
in via Raffaello a Pescara. Secondo quanto emerso, si tratta di due minorenni italiani, e la lite fra loro sarebbe avvenuta per questioni legate al piccolo
spaccio. Si cerca ora l'arma del delitto, presumibilmente un coltello, che non è ancora stata individuata.
ARRESTATI DUE MINORI
– È stato attirato in una zona non sorvegliata, retrostante il parco e poi colpito ripetutamente con un’arma da taglio nelle parti vitali del corpo. È morto così,
ieri, il minorenne ucciso a Pescara, nel parco Baden Powell. La vittima è Thomas Christopher Luciani, 16 anni, residente a Rosciano, paesino del pescarese. Presi i
presunti responsabili dell’omicidio: si tratterebbe di due minorenni italiani, uno è figlio di un avvocato, l’altro di un maresciallo comandante di una stazione
locale di un comune della provincia di Pescara. All’origine dell’episodio di ieri, riferiscono gli investigatori, ci sarebbe un diverbio per questioni di droga.
CHI E' IL MINORE UCCISO
- 17 anni, figlio di una ragazza madre colombiana, molto affezionato alla nonna che vive a Rosciano, piccolo paese della provincia di Pescara, Cristopher Thomas
Luciani ora viveva in un comunità dove era stato affidato dopo i problemi con la droga. La madre di Cristopher Thomas, adottata da bambina da una famiglia di
Rosciano, non era riuscita a crescere suo figlio, tanto che il piccolo era stato poi affidato ai nonni materni che lo hanno cresciuto. A quanto però raccontano
in paese, il ragazzo era finito in un brutto giro mentre frequentava le scuole superiori. La droga, il piccolo spaccio, frequentazioni poco raccomandabili, il
giovane aveva anche un precedente legato alla detenzione di stupefacenti.