Cronaca

 

PESCARA: ARRESTATA BANDA DEL TERMINAL

- Banda di giovani "incubo" di passanti, viaggiatori ed autisti dei pullman nell'area del teminal bus. Si "divertivano" ad infastidire i
malcalpitati e spesso anche a rapinarli. Dopo un periodo di controlli, la polizia ha arrestato, in flagranza di reato, tre giovani di
nazionalità straniera.Lunedì scorso i tre hanno rapinato un 30enne di origine pakistana appena giunto a Pescara in pullman.Quest’ultimo ha
riferito agli agenti di essere stato accerchiato da dei giovani che lo hanno avvicinato con la scusa di offrirgli dello stupefacente e,al suo
rifiuto, lo hanno picchiato ripetutamente e gli hanno spruzzato sul volto dello spray al peperoncino, causandogli lesioni e rapinandolo della
somma di 300 euro e del suo smartphone.

l aquila questura

L’AQUILA: RAGAZZO SVENTA FURTO DI RAME,FERITO DAI LADRI IN FUGA

– Ieri verso le ore 23:00 in Santa Rufina di Roio, due ladri, quasi certamente romeni, sono stati sorpresi a rubare le grondaie di rame nei
cantieri dove erano stati ultimati lavori. Nel corso dell’evento un ragazzo del posto, è stato aggredito da uno dei due ladri sorpresi nel
commettere il reato. Il ragazzo è stato accompagnato al pronto soccorso dove è stato sottoposto a tac e raggi senza riscontrare fortunatamente
lesioni gravi. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri di Pizzoli dove questa mattina il malcapitato si è recato per svolgere
la dovuta denuncia.

pecore

PESCARA: ESITO OPERAZIONE TRANSUMANZA

- Questo è l’esito della operazione “Transumanza”, condotta da nord a sud, dalla Guardia di Finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura di L’Aquila. 75 i soggetti e gli enti coinvolti, in tutta Italia, tra Abruzzo, Puglia,
Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania, per un giro di affari illecito su cui si sospetta
anche la mano della “mafia foggiana”, visto il coinvolgimento di soggetti contigui a figure intranee ad organizzazioni criminali del Gargano.
Il pool investigativo ha così tratteggiato l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla perpetrazione, con l’aggravante mafiosa, di
frodi a danno del bilancio nazionale e comunitario, che sarebbe stata attuata mediante indebite richieste di contributi per il Fondo Europeo
Agricolo di Garanzia (F.E.A.GA) nel settore della Politica Agricola Comune (PAC).Le frodi, accertate dai finanzieri, ammonterebbero a circa 5
milioni di euro e i soggetti e le imprese coinvolte sono accusate a vario titolo, di autoriciclaggio , reimpiego di proventi illeciti,
ricettazione, e truffa aggravata ai danni dello Stato.