Cronaca

chieti carcere

PESCARA: 6 KG DI EROINA IN AUTO

- Dalla Puglia a Pescara con 6 chili di eroina in auto divisa in panetti e pronta per lo spaccio: arrestato un 45enne della provincia di
Barletta-Andria-Trani al casello autostradale di Pescara Ovest, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione del traffico illecito di droga, i militari della Compagnia Carabinieri di Montesilvano durante un posto di controllo effettuato all’altezza del casello autostradale di Pescara Ovest hanno fermato un 45enne, a bordo di una Fiat 500. I Carabinieri, insospettiti dall’atteggiamento nervoso del soggetto il quale non riusciva a dare una risposta verosimile sulla sua presenza a Pescara, hanno effettuato una perquisizione alla persona e al veicolo L’azione fulminea dei militari, ha permesso di rinvenire a bordo di quell’auto, occultati sotto al sedile, all’interno di uno zaino, ben 13
panetti di eroina per ben sei chili e mezzo. L’uomo che ora dovrà chiarire la provenienza di quell’importante quantitativo di droga,
sicuramente destinata al mercato pescarese, al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo ed è stato quindi tratto in
arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Chieti.

avezzano tribunale 271213 rep 03

AVEZZANO: CONDANNATO 67ENNE

- E’ terminata con una condanna ad 1 anno e 4 mesi di reclusione la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto A.G. di anni 67 originario
di un paese del circondario reatino, che all’udienza del 15 aprile è stato ritenuto responsabile dal Giudice per le indagini preliminari
del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi del reato di atti persecutori nei confronti di una donna.La vicenda trae origine da una serie di
denunce-querele sporte dalla persona offesa, giovanissima professionista di Avezzano, che nel settembre del 2022 denunciava di essere
costantemente perseguitata dall’odierno imputato. In particolare la stessa riferiva come A.G., padre di un suo giovanissimo paziente, la
perseguitasse attraverso chiamate e messaggi e che lo stesso si spingeva addirittura a pedinarla nelle occasioni di vita quotidiana ed a
recarsi nei luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, spesso costringendo amici e familiari a collaborare con lui per cercare di avere
contatti con la giovane donna.

rivisondoli

RIVISONDOLI:SINDACO A GIUDIZIO PER CALUNNIA

– Era andato dai carabinieri con una busta contenente un proiettile, dichiarando di averlo ricevuto per posta. Sembrava che a inviare la
raccomandata all’attuale sindaco di Rivisondoli Giancarlo Iarussi, dall’ufficio postale di Sulmona, fossero state due donne, tra cui una
ex consigliera comunale, che il primo cittadino conosceva. Particolare che ha portato il giudice per le udienze preliminari a ribaltare
le accuse, mettendo sotto accusa il sindaco Iarussi per calunnia.Questo dopo aver archiviato la sua denuncia risalente a 3 anni fa.
La prima udienza del processo si è tenuta ieri nel tribunale di Sulmona.“Una storia che ha dell’incredibile. Dopo aver chiesto aiuto alla
giustizia per un atto intimidatorio ricevuto, ora mi ritrovo addirittura sotto processo”.