faggete vetuste

Si sta avviando verso la conclusione il dossier per l’ampliamento del Sito Seriale UNESCO “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe, iscritto al Patrimonio dell’Umanità nel luglio 2017, che attualmente protegge l’integrità di 78 foreste che nel complesso di estendono su  92.000 ha in oltre 40 aree protette di 12 Paesi Europei (www.).

Il 14 gennaio 2020 si è tenuto a Vienna, sotto il coordinamento dell’Ufficio Federale per le Foreste svizzero, l’incontro tecnico conclusivo per l’estensione del Sito seriale delle Faggete vetuste Unesco a 105.000 ha su 18 stati europei. Tra i nuovi partecipanti la Francia con le sue foreste atlantiche e provenzali e diversi Paesi balcanici come Serbia e Montenegro. Nell’incontro  sono stati messi a punto gli ultimi aspetti del dossier di candidatura che a breve sarà firmato a Parigi dagli Ambasciatori UNESCO. Si apre così formalmente l’ultima fase di valutazione da parte dell’IUCN e del Comitato Unesco WH necessaria all’iscrizione delle nuove faggete vetuste nel sito seriale Patrimonio dell’Umanità.

L’unicità della rete protetta delle faggete vetuste sta nel tutelare, in un progetto coordinato di scala continentale, i processi biologici ed ecologici unici che contraddistinguono gli esempi meglio conservati di faggete ad elevata naturalità nella più ampia diversità di ambienti a scala europea.

La protezione delle faggete vetuste UNESCO rafforzerà la conservazione di un habitat forestale strategico dove si rinvengono genotipi unici adattati a climi continentali, caldi ed aridi dove la specie è capace di esprimere alberi di dimensioni eccezionali e faggi pluricentenari così come avviene nel settore più oceanico.