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Pubblicato: 12 Maggio 2020
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COMUNICATO STAMPA
Riemergono due stanze dell’ex Bagno Borbonico
Masci: “Scoperta straordinaria per la nostra città>
Una scoperta straordinaria per la città di Pescara, che recupera un simbolo di grande
valore storico ed archeologico; durante i lavori – in atto già da tempo - per la
realizzazione del terzo binario della ferrovia tra la stazione centrale e il fiume
Pescara, all’altezza del campo Rampigna, sono venute alla luce due stanze di quella
che fu l’ex Fortezza del XVI sec. fatta realizzare da Carlo V d’Asburgo e
improvvidamente abbattuta dopo l’Unità d’Italia. Della presenza di alcuni resti del
cosiddetto Bagno Borbonico si era avuta già prova a marzo quando venne allo
scoperto parte della parete di cinta; restava da comprendere se questi tratti murari
fossero appunto appartenuti alla piazzaforte di Pescara o se fossero strutture portanti
del ponte di attraversamento del corso d’acqua. Su questo ha lavorato negli ultimi
mesi la storico ed archeologo della Soprintendenza Andrea Staffa che ha realizzato
una relazione in cui si certifica come il tratto di cinta muraria, e ora di conseguenza
anche le due camere, siano appartenute al Bagno. Questa mattina il sindaco di
Pescara, Carlo Masci ha visitato il sito proprio per verificare lo stato dei luoghi
e di conservazione delle strutture rinvenute. <Credo sia un momento di grande
rilievo storico-culturale per Pescara – ha detto Carlo Masci. La nostra città è sempre
stata al centro di una sorta di nebulosa circa le sue origini - spesso volutamente
costruita - anche se diverse sono le prove documentali e fisiche che dimostrano il
percorso che da Ostia Aeterni in poi ci ha caratterizzato. A differenza di quanto
avvenuto in passato – ha continuato – questa volta non sotterreremo o
cancelleremo le tracce del passato. Ci daremo da fare perché questo sito divenga un
luogo di testimonianza storica che non interferisca con i lavori in atto da parte di
Rete ferroviaria Italiana>. Un evento senza dubbio per la cosiddetta “città senza
rughe”, rientrante in progetto di tutela più ampio che metterà insieme
amministrazione comunale e Soprintendenza e che coinvolge anche il mosaico di
epoca romana del II° secolo d.C., riemerso sulla golena sud del fiume a pochi metri
dal ponte Risorgimento. <E’ mia intenzione – ha concluso Masci – far in modo che
questo meravigliosa testimonianza del passato venga escavata, recuperata e
ricomposta negli spazi del Museo delle Genti d’Abruzzo. Ringrazio la
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Abruzzo, ringrazio anche
Andrea Staffa la cui presenza al fianco dell’amministrazione ha un’importanza direi
fondamentale>.
<Le due camere trovate – ha precisato Andrea Staffa – rappresentano gli ambienti
Città di Pescara
Medaglia d’oro al Merito Civile
Ufficio
Stampa
interni al Bastione San Vitale, per intenderci quella parte dell’opera fortificata che
guardava i monti e Castellammare. E’ interessante riflettere sul fatto che fosse
intitolata a un Santo bizantino e ravennate, cosa che permette di non escludere che vi
possa essere stata in quella zona - ancor prima - una chiesa dedicata, in ogni caso
che vi fosse un collegamento con la città romagnola>.
Pescara, 12 maggio 2020 L’Ufficio stampa