-
Pubblicato: 20 Novembre 2015
-
Visite: 635
Nel Giubileo della Misericordia
SpazioArte e Borgo Pacentrano presentano a Sulmona
il processo sulla canonizzazione di Celestino V
Il Borgo Pacentrano, in stretta collaborazione con l’Associazione Culturale SpazioArte, presenta, il 24 novembre, alle ore 17,00, nella Sala del Centro Pastorale della Diocesi, in Sulmona, il nuovo libro firmato dai professori Stefania Di Carlo e Ilio Di Iorio, dal titolo “Pietro da Morrone – Celestino V / Da eremita a Santo”. Con questo nuovo testo, le due Associazioni intendono inaugurare il Giubileo straordinari dedicato alla Misericordia, indetto da Papa Francesco.
Alla presentazione, oltre al Vescovo di Sulmona- Valva, Sua Eccellenza, Mons. Angelo Spina, interverranno: il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila, Dott. Domenico Taglieri, il Sindaco di Sulmona, Dott. Giuseppe Ranalli, l’Assessore alla Cultura di Sulmona, Dott. Luciano Marinucci, Raffaello De Angelis, Presidente dell’Associazione Culturale “Il Borgo Pacentrano”; quindi i due autori che firmano il nuovo libro, quale supplemento al periodico “abruzzo az 60” del Circolo Culturale SpazioArte dell’Aquila.
“L’opera della Di Carlo – scrive nella presentazione S. E., Mons. Angelo Spina – che scandaglia ogni aspetto del processo di canonizzazione di Pietro da Morrone, è veramente preziosa per il suo spessore scientifico, per i tanti documenti consultati e puntualmente riportati, per i manoscritti, per il vasto panorama affrontato e per il grande respiro offerto da tabelle e grafici. L’autrice entra con maestria in un bosco di difficile penetrazione per portare luce sulla canonizzazione di Pietro da Morrone e giungere alla conclusione che la canonizzazione del santo morronese non fu di tipo “politico”, non avvenne cioè per diffamare il Papa che lo recluse a Fumone, non per i suoi poteri taumaturgici, non perché era stato eletto Papa o per altri motivi; la sua santità fu riconosciuta semplicemente perché era vissuto da uomo di Dio, semplice ma eroico nella fede, nella speranza e nella carità”.
“L’opera – aggiunge S. E., Mons. Angelo Spina – affascina nella sapiente traduzione dell’insigne “et peritus” latinista, professor Ilio Di Iorio, sin dalle prime pagine e non spaventa per la sua mole corposa di 368 pagine; essa conduce il lettore lungo un percorso che lo tiene con il fiato sospeso, accendendo il desiderio di arrivare fino in fondo e così soddisfare la sete di conoscenza e di verità”.
Sull’opera, nel suo intervento il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila, Dott. Domenico Taglieri, richiamando a quanto detto da Sua Eccellenza, il vescovo di Sulmona-Valva, ha così stigmatizzato il lavoro su Pietro da Morrone-Ceelstino V: “Un’opera mastodontica che resterà nella storia. Difatti mancava una ricerca particolareggiata sulla santità di Celestino V, fatta a partire dalle fonti. Sino ad oggi ci si era limitati a illustrate singoli aspetti della figura di Celestino in convegni e seminari, anche occasionali, oppure a ricordarla in eventi, quali la Perdonanza o Fioccolata, Anni Giubilari Celstiniani, ricognizione corpo. Con questa pubblicazione, invece, - aggiunge ancora il Dott. Domenico Taglieri, facendo menzione del contributo della Fondazione per la stampa del libro - si può rileggere l’importanza del papato di Celestino V, attraverso l”’iter processuale” che gli diede gli altari il 5 maggio 1313”.
La Confraternita celestina di Casaluce (uno dei tanti luoghi menzionati nel volume) ha assicurato la presenza all’evento di Sulmona.