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Pubblicato: 30 Luglio 2016
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Il “partito dell’acqua” si riprende l’ACA? Alessandrini e Luciani si schierano con quelli che hanno rovinato il nostro mare. Firma il documento la sindaca moglie dell’ultimo presidente PD arrestato per tangenti
Il “partito dell’acqua”, cioè il PD e i suoi satelliti, principale responsabile dello stato vergognoso della depurazione e quindi della pessima qualità delle acque del nostro mare e dei nostri corsi d’acqua non vede l’ora di riprendersi l’Aca.
Non si può che interpretare così la manovra dei sindaci contro l’attuale amministratore che di sicuro ha fatto molto meglio di quello che hanno combinato per un quindicennio quelli targati PD che hanno trasformato l’ACA e l’Ato di Pescara in uno dei casi più gravi di cattiva gestione e “questione morale” della penisola.
Gli interventi che si stanno facendo con ritardo di anni - e di cui D’Alfonso, Del Vecchio e Alessandrini si vantano da mesi - sono opera di questo amministratore che non è dei “nostri” ma è certo meglio dei “loro”.
Invece di lavorare per implementare gli interventi questi signori si lanciano di nuovo in battaglie di potere per riprendersi il giocattolino?
Quelli che hanno accumulato 120 milioni di debito e ci hanno lasciato in mezzo alla m. ora che il risanamento dei conti c’è stato non vedono l’ora di riprendere in mano assunzioni, incarichi professionali, consulenze e appalti.
E’ davvero di cattivo gusto vedere le firme di Marco Alessandrini e Antonio Luciani al fianco di quella della sindaca e dipendente Aca Silvina Sarra, moglie dell’ultimo amministratore dell’ACA targato PD, Ezio Di Cristoforo arrestato e ora sotto processo per tangenti.
La cosa più grave è che il documento presentato non contiene rilievi o critiche sulla gestione (d’altronde il pulpito è risibile che ne avanzi) ma semplicemente l’avviso di sfratto per tornare a prendere possesso della cassaforte ora di nuovo in attivo.
D’Alfonso e Di Matteo e i loro sindaci nutrono un’irrefrenabile bulimia per le stazioni appaltanti e nonostante la figura di m. che hanno fatto con anni e anni di gestione di ACA e ATO hanno radunato le truppe per la riconquista.
Le persone oneste dovrebbero levare la propria voce ed attivarsi per bloccare questa operazione.
L'amministratore dell'Aca spa se non dovesse essere più l'avvocato Enzo Di Baldassarre dovrebbe essere scelto senza logiche di camarilla ma con un largo consenso e un profilo di assoluta indipendenza e competenza.
Maurizio Acerbo, segreteria nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea