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Pubblicato: 27 Settembre 2016
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PORTI, FEBBO E SOSPIRI: IL GOVERNO VA DA UNA PARTE E L’ABRUZZO DALL’ALTRA
L’AQUILA - “Mentre il governo regionale continua testardamente e inspiegabilmente la sua strategia, perdente, per aderire all’Autorità portuale di Civitavecchia, su cui siamo stati già bocciati due volte, il Governo nazionale (come si legge chiaramente nell’articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore) punta da tutt’altra parte per favorire lo sviluppo delle banchine del Mezzogiorno come Napoli, Taranto, Brindisi e soprattutto Taranto, che rafforza la giustezza delle nostre posizioni sia prima che oggi”. E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri.
“E’ la conferma di quanto messo in evidenza nei giorni scorsi – proseguono i Consiglieri di Forza Italia - la Giunta D’Alfonso pecca di lungimiranza nella propria programmazione, disegnando strategie che appaiono scarsamente efficaci per lo sviluppo dell’Abruzzo. Decisioni che, torniamo a ribadirlo, vengono prese senza condivisione con i territori e i portatori di interesse. Anche la visione del Governo nazionale punta al rilancio degli scali del sud come Taranto ed è proprio sul porto pugliese che noi puntammo nella passata legislatura. Tra l’altro, come si legge nell’articolo del Sole 24 Ore, nei giorni scorsi è partita l’operatività della piattaforma logistica messa in funzione con 40 milioni di investimenti. La scelta di Taranto che facemmo era dettata da considerazioni oggettive: la Puglia è in regime di convergenza e pertanto aveva, ed ha, a disposizione una somma di fondi e risorse europee ingenti che possono essere utilizzate e dirottate anche sull’Abruzzo. Inoltre Taranto, per traffico merci e tra i primi 3 porti nazionali come dimostrano i dati 2012 e 2013. Inoltre, la Regione Puglia è diventata il ponte verso i mercati dell’Europa centrale, cioè l’Europa ricca, Europa dell’est, cioè l’Europa in forte crescita, fino ad arrivare ai nuovi mercati di tutta l’Asia, cioè quello che in Borsa viene chiamato mercato emergente, con l'autostrada del mare che ci vede impegnati sulle traiettoria adriatica su Trieste via mare e su Ancona via ferro. Visto che la Giunta D’Alfonso (Pd) si mostra impermeabile alle nostre costruttive osservazioni – concludono Febbo e Sospiri – auspichiamo che si presti maggiore attenzione a quanto viene deciso a Roma dal Governo nazionale (Pd)”.