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Pubblicato: 11 Novembre 2016
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Vergognoso Tgr Abruzzo. Cancellata manifestazione del NO perchè più numerosa di quella del premier?
Un tg di regime pagato anche con i soldi dei cittadini che votano NO
L’edizione del tgr Abruzzo di oggi alle 14 passerà alla storia come una delle pagine più vergognose della storia dell’informazione abruzzese.
Nel raccontare la visita a Pescara del premier è stata completamente cancellata la manifestazione del NO che ha visto in corteo un numero di cittadini superiore a quello che è stato convocato in Comune dal partito di governo e dal presidente della Regione.
Nessuna notizia della contestazione al Festival delle Letterature e all’uso delle istituzioni e del denaro pubblico per la campagna elettorale del premier.
Nessun riferimento allo scandaloso comportamento dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha mandato studenti a sentire il presidente del Consiglio con “crediti formativi” nonostante la vicenda sia oggetto di interrogazioni parlamentari e sia finito sulle pagine del Corriere della Sera, del Fatto e altri quotidiani nazionali.
Nessun riferimento agli abusi e illegalità denunciati rispetto alla pubblicità della visita del premier a sostegno del SI in violazione della normativa elettorale.
La cosa più indecente è che ai cittadini abruzzesi che pagano il canone sia stata negata l’informazione su una manifestazione democratica di più di mille persone.
Il tg ricordava le trasmissioni di altri tempi dell’Istituto Luce e avrebbe meritato l’uso del bianco e nero.
Ricordo ai responsabili del TG R Abruzzo che il loro stipendio col canone lo pagano anche le cittadine e i cittadini che votano NO e che la loro mission di servizio pubblico non è quella di fare le marchette per i potenti ma di dare voce a tutti.
In Italia e in Abruzzo si respira una brutta aria. Di regime.
Spero che i parlamentari abruzzesi presentino interrogazioni e credo sia doveroso rivolgersi alla Commissione di vigilanza sulla Rai.
Proporremo a tutte le soggettività che hanno con noi partecipato alla manifestazione di promuovere iniziative di mobilitazione per il diritto all'informazione.
Maurizio Acerbo, segreteria nazionale Rifondazione Comunista