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Da Abruzzo web

AVEZZANO - Trema il centrosinistra in Consiglio regionale con una doppia indagine nei confronti di esponenti di vertice.

L'assessore regionale ai Lavori pubblici Donato Di Matteo è indagato con l'ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura della Repubblica di Avezzano (L'Aquila) sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli, in provincia dell'Aquila.

Con le stesse accuse è iscritto nel registro degli indagati anche il consigliere regionale di Regione facile Lorenzo Berardinetti, presidente della terza commissione consiliare (Agricoltura) oltre che sindaco del comune marsicano di Sante Marie (L'Aquila).

In entrambi i casi, l'avviso di garanzia è scattato in seguito all'atto della proroga delle indagini chiesta e ottenuta dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta Maurizio Maria Cerrato.

Entrambi, tramite i loro legali, hanno negato alcuna responsabilità nell'inchiesta.

Di Matteo, esponente del Partito democratico, uno dei tre "ribelli" critici dell'azione del governo regionale (assieme all'assessore Andrea Gerosolimo e al consigliere Mario Olivieri, entrambi di Abruzzo civico), quando si è diffusa la notizia stava partecipando all'inaugurazione della scuola di Picciano (Pescara) ristrutturata dopo il sisma del 65 aprile 2009, insieme al governatore,Luciano D'Alfonso, e ad altri consiglieri di maggioranza e di minoranza.

Le indagini, svolte dalla squadra Mobile dell'Aquila, diretta da Gennaro Capasso, hanno già coinvolto l'ex sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante, l'ex vice sindaco, Marco Iacutone, l'attuale sindaco di Pescasseroli,Anna Nanni, l'ex primo cittadino di Cappadocia,Lucilla Lilli, che si è dimessa dall'incarico da qualche settimana, e l'attuale sindaco di Cerchio,Gianfranco Tedeschi.

Risulta indagato anche l'amministratore della Monte Magnola Impianti srl, Massimiliano Bartolotti.

A Cappadocia è indagato anche il responsabile unico del procedimento per il rifacimento degli impianti sciistici, Dino Pignatelli. Coinvolto nella vicenda, sempre secondo la Procura, un altro imprenditore locale,Mario Rosci, che secondo i pm potrebbe essere l’intermediario tra ditte, sindaco e tecnico.

In un altro filone d’indagine, Rosci, insieme a un altro imprenditore,Roberto Ridolfi, avrebbe tentato, sempre per la Procura, di far affidare in base alle sue esigenze i lavori per alcune strade del Comune pescando in una lista di cinque ditte.

L'INCHIESTA

Sono tre le gare d'appalto per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli (L'Aquila) finite nel mirino della procura avezzanese.

Gare che hanno ricevuto un finanziamento complessivo di circa 12 milioni di euro.

La stazione appaltante è la Regione Abruzzo attraverso le direzioni dei Lavori Pubblici e dei Trasporti, quest'ultima, secondo quanto si è appreso, non coinvolta.

In particolare, 5 milioni per Ovindoli (il capitolo nel Masterplan è di 10 milioni, gli altri 5 sono per Campo Felice), oltre 3,2 per Cappadocia e circa 3 per Pescasseroli, questi ultimi due finanziamenti affidati dalla precedente amministrazione di centrodestra.

Sempre da quanto appreso, anche alla luce degli avvisi di garanzia ai due consiglieri Di Matteo e Berardinetti, le indagini avrebbero dimostrato un collegamento di affari tra il livello politico comunale con quello regionale con il coinvolgimento degli imprenditori delle tre stazioni.

Stando a fonti investigative, le indagini sono in pieno svolgimento e nelle prossime settimane si annunciano sviluppi.

Sarebbero numerosi i filoni di inchiesta.

LE REAZIONI

DI MATTEO: ''NESSUN AVVISO DI GARANZIA''

L'avvocatoSergio Della Rocca, difensore dell'assessore regionaleDonato Di Matteo, in una nota fa sapere che il suo assistito "dichiara di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati" nell'inchiesta della procura della Repubblica di Avezzano (L'Aquila) sugli appalti sciistici nella Marsica.

"Peraltro la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l'esercizio dell'azione penale", ammonisce.

Di Matteo ribadisce anche "la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della magistratura".

BERARDINETTI: "ESTRANEO, VOGLIO ESSERE SENTITO"

L'avvocato Roberto Verdecchia, per conto del consigliere regionaleLorenzo Berardinetti, precisa che "la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento che non comporta in alcun modo una diretta azione di responsabilità, ma anzi l'atto è posto a sua esclusiva tutela".

Berardinetti, dalla sua, dichiara la "totale estraneità ai fatti e confida in un celere chiarimento della sua posizione da parte della Magistratura inquirente a cui si rivolgerà per essere sentito".

D'ALESSANDRO: "CERTI CHE LA LORO ESTRANEITA' SARA' CONFERMATA"

"Come sempre, anche in questo caso, confidiamo totalmente nell'operato della procura e dei titolari l'attività di indagine per il lavoro di accertamento in corso".

Lo ha detto in una nota il coordinatore della maggioranza in Regione Abruzzo, il consigliere del Partito democratico Camillo D'Alessandro.

"Siamo certi che le indagini confermeranno l'estraneità dei colleghi Donato Di Matteo e Lorenzo Berardinetti alle eventuali contestazioni - ha aggiunto - Ora lasciamo lavorare serenamente la magistratura competente, cui i colleghi non mancheranno di fornire ogni eventuale sollecito elemento chiarificatorio".

RAPINO: "CONFIDIAMO NELLA MAGISTRATURA"

"Il Pd Abruzzo come sua tradizione ha fiducia nella azione della magistratura inquirente, nel contempo confida che l'accertamento della verità dei fatti e con essa le eventuali responsabilità siano svolte in tempi brevi".

Lo afferma il segretario regionale del Pd, Marco Rapino.

"Quando si amministra il bene pubblico può rivelarsi utile una ulteriore indagine di verifica sugli atti presi in esame e varati dalle istituzioni amministrative - aggiunge Rapino - una visione, quella del Pd, da sempre limpida e garantista, che contribuisce al giusto equilibrio tra le istituzioni, in alcuni casi, inoltre, aiuta l'amministratore pubblico ad avere un maggiore scrupolo nelle sue decisioni.

Attendiamo quindi con fiducia e serenità le puntuali verifiche e decisioni degli inquirenti".

di matteo donato