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VECCHIE RUGGINI E VENDETTA, IL CONSIGLIO REGIONALE VIGE “L’OCCHIO PER OCCHIO” E A FARNE LE SPESE SONO I CITTADINI.

“Un vecchio detto cinese dice, aspetta seduto sulla riva del fiume e  il cadavere del tuo nemico passerà. Probabilmente è questo che ha spinto il consigliere Berardinetti a non far ammettere (da solo come previsto da regolamento) alcuni emendamenti M5S al DEFR. Convito di fare un danno al M5S, forse per ragioni territoriali, personali o vecchie ruggini,  senza però rendersi conto che il danno lo ha fatto agli abruzzesi”. Con queste parole i consiglieri Smargiassi e Ranieri commentano la decisione del consigliere Berardinetti di non ammettere gli emendamenti presentati dal M5S per migliorare il DEFR.  

“Ed infatti se Berardinetti, probabilmente, ha strumentalizzato l’aula di consiglio per una “vendetta”” commentano i 5 stelle “a farne le spese sono sempre i cittadini. Ecco infatti a cosa hanno rinunciato gli abruzzesi:  un controllo sulle partecipate, che consentirebbe di evitare sprechi di denaro pubblico, alcuni temi cari alla  tutela ambientale, alle politiche energetiche e alla attività estrattive, ad un offerta turistica di eccellenza, ed alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale”.

“Cosa più eclatante” commentano “ è contrario anche al salvataggio di alcuni tribunali d’Abruzzo, tra cui anche quello di Avezzano, territorio dello stesso Berardinetti, poiché per questo colpo di livore è stato reso inammissibile anche l’emendamento M5S che recita in parte “Alla luce della D.G.R. n. 600 del 14.07.2015 e nell’ambito della programmazione 2017-2019, la Regione intende mettere a disposizioni le risorse necessarie per l’attuazione della prevista intesa con il Ministero della Giustizia, di cui all’art. 8, comma 4 bis, del Dlgs. N. 155/2012, finalizzata a realizzare in via sperimentale la gestione delle sedi giudiziarie di Tribunali e Procure della Repubblica di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto con un coinvolgimento diretto dell’ente Regione. Allo stesso tempo, la Regione eviterà che dalle iniziative intraprese per la tutela dei quattro presidi di Giustizia possano derivare ulteriori oneri a carico delle Amministrazioni locali, sede dei soppressi Tribunali e Procure della Repubblica abruzzesi”.

“Lo stesso Maurizio Di Nicola,  Presidente della prima commissione” spiegano i consiglieri 5 stelle “ rappresenta al microfono la sua delusione in quanto gli stessi emendamenti erano stati concordati e accettati. Come anche prova a fare da mediatore il Presidente D’Alfonso, che ancora una volta però si dimostra senza polso verso la sua stessa maggioranza che non lo sta a sentire. Una cosa è certa” concludono “l’interesse per il bene della nostra regione deve andare oltre ogni colore politico, Berardinetti oggi ha commesso un errore, che crediamo sia visibile a tutti. Ne sarà valsa la pena?”