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Comunicato stampa Gruppi Forza Itali, Pescara in Testa e Pescara Futura su dichiarazioni sindaco Alessandrini su delibera PescaraPorto e indirizzi di urbanistica

Il sindaco Alessandrini si sente vittima di una congiura orchestrata da centro-destra e giornalisti che vorrebbero metterlo ‘in croce’ sulla delibera di Pescara Porto, lancia accuse, si erge a ‘paladino del pensiero democratico’, ma intanto, come ha ribadito stamane, non porterà la delibera in aula prima del pronunciamento del Tar sulla vicenda. Onestamente non riusciamo più a comprendere la linea politica di un sindaco che sembra aver perso la bussola e a questo punto, dopo le dichiarazioni in libertà rilasciate stamane in Consiglio comunale dal sindaco Alessandrini, riteniamo che le stesse parole meritino un approfondimento e per tale ragione auspichiamo l’apertura di un fascicolo da parte degli Organi competenti, se ciò non è già avvenuto”. Lo hanno annunciato i Gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura al Comune di Pescara in riferimento alle affermazioni rilasciate dal sindaco Alessandrini stamane in apertura di dibattito sulla delibera di indirizzo sulle linee strategiche dell’urbanistica cittadina.

Francamente – ha detto il Capogruppo di Forza Italia Antonelli – facciamo fatica a comprendere la logica che ha spinto il sindaco Alessandrini a prendere la parola in aula, portando la discussione sulla delibera di Pescara Porto che neanche era all’ordine del giorno. Una vera requisitoria, quella del primo cittadino, in cui sostanzialmente ha accusato la politica di opposizione, i cittadini e i giornalisti di aver ordito chissà quale trama contro di lui semplicemente perché abbiamo contestato la scelta sua e della sua giunta di continuare a non portare in Consiglio comunale la delibera con la quale il Consiglio stesso ha il diritto e il dovere di pronunciarsi sul cambio di destinazione d’uso delle aree della riviera sud, che oggi possono accogliere solo terziario e uffici, ma che il privato vorrebbe destinare a palazzi e appartamenti. Abbiamo contestato che la delibera per la seconda volta è stata redatta in modo sbagliato, visto che ancora mancano le valutazioni urbanistiche e che sicuramente era singolare la scelta della giunta di non consentire il pronunciamento dell’Assise prima del pronunciamento del Tar sul ricorso presentato dal privato. Ebbene oggi il sindaco Alessandrini ci ha detto ‘chissà cosa pensate che ci sia dietro quella delibera che mi impedisce di portarla in aula ed è vero perché non la porto effettivamente in aula e non vi spiego neanche la ragione e non permetto al Consiglio comunale di esprimere il proprio parere nonostante sia un atto dovuto’. Ebbene, non comprendiamo la logica di tali affermazioni, compatibili con il dibattito se invece il sindaco, con un colpo di scena, avesse portato la delibera in Consiglio. A questo punto urge chiarezza ed è per questo che riteniamo che le dichiarazioni del sindaco possano giustificare l’apertura di un fascicolo ove questo non sia già accaduto, perché oggi la vicenda mostra di avere troppi lati oscuri”. Contestata dal centro-destra anche la delibera sulle linee strategiche dell’urbanistica, “innanzitutto una delibera non concertata con tutte le forze politiche, visto che è stata portata in Commissione appena qualche giorno fa – hanno osservato in aula il Capogruppo di Pescara in Testa Guerino Testa e di Pescara Futura Carlo Masci -; poi più che una ‘delibera di indirizzo’ ci sembra una delibera ‘sui ritardi e le cose non-fatte del sindaco Alessandrini’: in due anni e mezzo l’attuale amministrazione non è riuscita a portare a termine neanche l’ordinario, figuriamoci se ora, constatata la mediocrità dell’esecutivo, riuscirà a mettere a segno delle opere straordinarie, a partire dalle aree di risulta. Nelle linee programmatiche di mandato Alessandrini aveva annunciato la rivoluzione delle aree entro i primi 4 mesi di amministrazione, dopo due anni e mezzo non è riuscito a spostare un solo mattone. Per non parlare della filovia, un’opera bloccata dalla maggior parte del Pd, dalla sinistra più estrema della coalizione e dalle Associazioni pseudoambientaliste più vicine alla sinistra, contrariamente al centro-destra che ha sempre portato avanti quell’opera in modo compatto. Infine in quella delibera di tante parole manca la visione globale dello sviluppo della città: si parla di aree strategiche senza una linea di indirizzo su quale debba essere il loro sviluppo coordinato e complessivo e la loro effettiva e concreta destinazione. Un vuoto che rispecchia l’incapacità di un’amministrazione che da due anni e mezzo tiene ferme al palo le Nuove Norme tecniche d’attuazione come pure il Decreto sviluppo”. “Dopo il rimpasto di giunta il sindaco Alessandrini aveva promesso di portare le delibere sull’urbanistica in Consiglio comunale già ad agosto scorso, poi a settembre, quindi a ottobre e ora siamo arrivati a gennaio e ci portano in esame solo una ‘presa d’atto’ – ha sottolineato il Vicecapogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco -. La realtà è che la sinistra di Alessandrini è brava solo a ciurlare nel manico e il voto della delibera sugli atti di indirizzo è una sceneggiata inutile che non avrà alcun effetto sullo sviluppo della città”.

Pescara, 16.01.2017

Forza Italia

Pescara Futura

Pescara in Testa