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Pubblicato: 06 Luglio 2017
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di Germana D'Orazio
In attesa del pronunciamento del TAR, per il ricorso presentato dalla coalizione Di Pangrazio, che, ricordiamo, ha ottenuto, il 51,60% delle liste e quindi la maggioranza in consiglio comunale e dopo la vergognosa performance del primo giorno (quando ancora non era ufficialmente proclamato, di cui si sta occupando la magistratura), per il blitz alle stanze della segreteria e la conseguente interruzione del servizio pubblico, il sindaco De Angelis, in questi primi giorni del suo mandato, anzichè occuparsi delle problematiche cittadine urgenti (vedi pulizia delle strade e dei parchi e sicurezza in generale dei cittadini), pare sia (forse spinto da altri, metodo Gestapo), alla ricerca di funzionari e dirigenti comunali che avrebbero sostenuto Di Pangrazio (vedi Tiziano Zitella o Stefania Cattivera, che è stata rispedita in provincia, ed altri) come se le priorità del nuovo sindaco fossero le vendette personali e non le esigenze primarie dei cittadini. Probabilmente i suoi sostenitori, alcuni indagati per le note vicende delle lampadine (tra cui il consigliere Mariano Santomaggio, il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta, Claudio Tonelli ex capo di gabinetto di Floris, per corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti) oltre ad altri noti personaggi marsicani, vorranno perpetrare delle mirate vendette personali. Invece, molti si domandano, con stupore, come mai un normale cittadino come Piero Carducci, aquilano, dipendente dell'azienda di De Angelis, si sia insediato nella casa comunale stabilmente con accesso a dati sensibili, a dispetto delle promesse elettorali del nuovo sindaco.